sabato, 27 Aprile 2024

La Venere di Botticelli fa scontrare Uffizi e Gaultier

La boutique di Jean Paul Gaultier avrebbe utilizzato l'immagine della Venere di Botticelli in maniera non autorizzata. Questo ha portato il museo a lanciare contro la casa di moda una diffida, caduta inascoltata. Si è passati allora per vie legali, chiedendo anche un risarcimento dei danni.

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Gli Uffizi dicono no all’utilizzo della Venere di Botticelli sui capi d’abbigliamento della famosa maison di moda Jean Paul Gaultier. Il motivo: l’uso non autorizzato di quest’opera.

Secondo quanto spiegato dalle Gallerie, la casa di moda avrebbe utilizzato la famosissima tela come immagine per alcuni dei suoi capi, che poi avrebbe pubblicizzato sul proprio sito, senza però chiedere il permesso e pagare il canone, secondo quanto sarebbe stabilito anche dal Codice dei Beni Culturali.

Eike Schmidt, direttore degli Uffizi, ha commentato la vicenda così: “Jean Paul Gaultier ha boutique in Italia e vende i suoi prodotti anche attraverso i canali web italiani. Dunque, come tutti, è tenuto a rispettare le nostre leggi sui diritti d’immagine”. Proprio il Codice dei Beni Culturali prevede che l’uso di immagini della proprietà pubblica italiana sia assoggettato a una specifica autorizzazione e al pagamento del canone.

Gli Uffizi hanno prima inviato una diffida alla maison, chiedendo il ritiro dal mercato dei capi in questione o in alternativa la firma di un accordo commerciale. Purtroppo, riferisce il museo di Firenze, la richiesta “è stata sostanzialmente ignorata”, cosa che ha costretto le Gallerie a muoversi per vie giudiziarie.

Ora, oltre alla richiesta di ritiro dal mercato dei abiti incriminati, gli Uffizi impongono anche un risarcimento danni.

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