venerdì, 26 Aprile 2024

Panorami mozzafiato, prezzi alle stelle e lusso sfrenato: diario di una vacanza a Mykonos

Se da una parte è immersa nelle sue bellezze naturali, circondata da un mare favoloso, calette, scogliere e da una natura incontaminata, dall'altra tutto il sud dell'isola sembra essere diventato, ormai da anni, un villaggio turistico a cinque stelle.

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Mare cristallino, spiagge da sogno, panorami e tramonti mozzafiato. Un’isola come Mykonos offre tante bellezze: tetti e case in calce bianca tipiche dei paesini greci e dei pescatori in generale, mulini a vento, numerosissime chiesette disseminate per tutta l’isola, sempre bianche, ma dalle porte d’ingresso di diversi colori: rosso, blu, giallo. Simbolo della forte fede locale, soprattutto quando la vita di una città ruota attorno al mare, alla navigazione, alla pesca, al viaggio lontano da casa. La fede aiuta gli isolani, chi resta in attesa e soprattutto chi parte. Dà speranza del ritorno, coraggio e in certi casi può anche salvare.

Mykonos e il mito: curiosità

Mykonos è una delle tantissime isolette delle Cicladi, che si trovano nel Mar Egeo, situata nelle vicinanze di Tino, Siro, Paro e Nasso. Ha una superficie di 96 km² e conta oltre 9400 abitanti, per la maggior parte residenti nella città, nota anche come Chora, che sorge sulla costa occidentale. Secondo la mitologia greca, il nome deriverebbe da quello di Mykonos, figlio di Anio, re di Delo e nipote di Apollo. Mykonos è indicata anche come il luogo ove si concluse la Gigantomachia, con la vittoria di Eracle sui Giganti. I corpi di quest’ultimi, pietrificati, sarebbero l’origine dei grandi scogli dell’isola o costituirebbero l’isola stessa, a seconda delle fonti.

Il mare da favola fa dà cornice ad un lusso sfrenato: le contraddizioni dell’isola

Quindi, se da una parte l’isola dell’Egeo è immersa nella sua natura incontaminata, circondata da un mare favoloso, calette, scogliere e alture, dall’altra tutto il sud dell’isola sembra essere diventato, ormai da anni, un villaggio turistico a cinque stelle. Roba solo per ricchi, molto ricchi. Sulla costa sorgono modernissimi hotel, residence con piscine, veri e propri centri commerciali con negozi delle migliori marche: un tuffo al mare e una borsa di Louis Vuitton acquistata poco prima. Una nuotata e una bottiglia di vino da 500 euro per dissetarsi. È l’ora dell’aperitivo: stabilimenti balneari che si trasformano in discoteche in pieno giorno e continuano fino a notte fonda. Alcuni aprono alle sei di mattina e si può ballare fino all’ora di pranzo. In altri, ragazzotti in maglia nera pagati per invitare i ragazzi a ballare: se sei una donna, ti prendono in braccio (senza chiedere il permesso) e ti mettono sopra il cubo. Funziona così, si balla solo sui cubi. Per chi vuole divertirsi a Mykonos, siano banditi principi e paranoie. Come molte altre isole – vedi Ibiza ad esempio – anche questo paradiso greco è diventato da tempo una macchina “per fare soldi”: un luogo in cui edificare, edificare e ancora edificare. I lavori di cementificazione, infatti, continuano e si stanno spostando, purtroppo, anche a nord dell’isola, dove si trovano le ultime spiagge naturali e selvagge, non ancora attrezzate. Si potrebbe ribattere “non si tratta di una novità e poi l’isola offre molte opportunità di lavoro, soprattutto ai giovani”. Già non lo è, ed è vero: a Mykonos ci sono tantissimi ragazzi, anche italiani, che lavorano nei ristoranti, bar, discoteche, negozi e dj super pagati. Arrivano sull’isola a maggio e vanno via a settembre. Ma a volte, parlare della speculazione che deturpa e distrugge l’ambiente, è giusto. È giusto aprire gli occhi e analizzare i fatti con criticità.

Costo della vita triplicato rispetto all’Italia: una “movida per ricchi”

Per chi cerca un posto dove fare “movida”, vivere la notte, ma a costi non esagerati, allora è meglio barrare Mykonos dall’elenco delle mete in cui andare in vacanza. Il costo della vita sull’isola è tre volte tanto quello dell’Italia. Per fare qualche esempio: un caffè costa 2.50 euro, una brioche vuota 5.00 euro e, a parte qualche trattoria tipica con prezzi più contenuti, mangiare tutte le sere al ristorante diventa impossibile, o meglio, una possibilità per pochi. Il costo di un lettino al mare con ombrellone può arrivare fino a 100 euro al giorno e una serata in discoteca fino a 150 euro. Lungo le stradine del centro quasi tutti i ristoranti, a partire da mezzanotte, si trasformano in disco pub, dove ballare. Ognuno mette un genere musicale diverso, il centro si anima, si balla sui tavoli e per strada. Si possono incontrare vip, personaggi famosi in vacanza sui loro yacht o chiamati come special guest per serate organizzate in discoteche. Mykonos è il posto giusto anche per gli amanti dello shopping sfrenato, dell’alta moda, dell’arte e del disegn. Il centro, a parte i classici negozietti di souvenir, si caratterizza per negozi di grandi marche e gallerie d’arte che si affaccino sui vicoletti.

Vivere a Mykonos una vacanza “low cost” è possibile

Una vacanza “low cost”, tuttavia, è possibile anche qui. Abbandonate le luci della movida, Matoyianni Street, Little Venice, i locali e gli alberghi, magari noleggiando un’auto in aeroporto e dirigendosi verso nord, anche chi non ha un grande budget da spendere, può godere delle meraviglie che Mykonos ha da offrire. Si può campeggiare dormendo in tenda o nei piccoli b&b, che si trovano lungo il percorso. Nella parte più a nord dell’isola, infatti, non ci sono ancora le tracce di un turismo così massiccio  – anche se le cose stanno per cambiare anche lì – e le spiagge che si incontrano sono vere e proprie oasi naturali, in cui regna il silenzio. Si possono mangiare ottime gyros (pita), spiedini di carne o insalate con la feta nei punto ristori che si trovano per strada e spostarsi da una spiaggia all’altra in poco tempo. Imperdibile il tramonto al Faro di Armenistis, la visita alla chiesa di Panagia Paraportiani, ai Mulini a vento e un giro ad Ano Mera, tipico villaggio del posto. Per chi ama le escursioni in barca, si può raggiungere la caratteristica isola di Delo e intanto circumnavigare l’isola, tuffandoti tra cale e calette. Per le spiagge naturali è d’obbligo una tappa a Houlakia, Merisini, Agrari e alla Spiaggia di Lia. 

Situazione Covid a Mykonos

Sull’isola in questo periodo, le restrizioni Covid sono state allentate, come in molte altre città della Grecia e in Europa. Qualche turista accorto indossa ancora la mascherina, nessuno tuttavia tra il personale dei locali. Per le viuzze strette si incontrano tantissimi turisti provenienti dagli Stati Uniti, dalla Germania e dalla Spagna. Anche italiani, ma che si trovano sull’isola prevalentemente per lavoro. Al momento la paura del Coronavirus sembra passata, come anche il pensiero rivolto alla guerra, a chi soffre e non ha più niente. Meglio stappare l’ennesima bottiglia di vino, meglio comprare un’altra costosissima borsa, l’ennesima che prenderà polvere dentro un armadio. Sarà far tardi tutte le notti, sarà la musica che invoglia a ballare, sarà che “distrarsi dal resto a volte è necessario”. Anche solo contemplare un tramonto o un paesaggio rischia di far pensare.

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