venerdì, 26 Aprile 2024

Oregon 2022: Jacobs e Tamberi, a voi il mondiale. Marcell: “Può succedere di tutto” Gimbo :”L’azzurro mi trasforma”

Su Tamberi e Jacobs poggiano gran parte delle aspettative della spedizione azzurra ai mondiali di atletica. I due protagonisti parlano a poche ore dal debutto.

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Adesso non si scherza più. Al diavolo le tensioni, gli intoppi muscolari e le incertezze che hanno segnato la marcia d’avvicinamento a Oregon 2022. Marcell Jacobs e Gianmarco Tamberi non cercano scuse. Il campione olimpico dei 100 m è carico e pronto a giocarsi le proprie chances davanti ad un pubblico che non vede l’ora di fare festa con il beniamino di casa Fred Kerley. A proposito del leader mondiale stagionale, Jacobs ha dichiarato: “Sapevo fosse forte, ma non così tanto. Non corre benissimo tecnicamente però il suo 9.76 mi ha impressionato. In due giorni 9.83, 9.76 e 9.77 è qualcosa di incredibile: sarà l’avversario più tosto, è veramente determinato, ci seguiamo tanto su Instagram e mi rivedo un po’ in lui. In generale tutti gli americani sono forti, come lo sono sempre stati. Ma ricordate il 2021? Tutti puntavano su Bromell per il titolo olimpico e non è entrato nemmeno in finale. Possono succedere tante cose. Io cercherò di restare focalizzato su me stesso e di tenerli tutti dietro…”. A chi chiedeva lumi sul suo stato di forma, l’azzurro ha risposto sorridendo di essere al momento al 97%, in modo da arrivare in finale al top e giocarsi tutte le carte. Insomma, il fastidio venuto fuori a Stoccolma in Diamond League sembra essere alle spalle. L’italiano ha confermato anche la presenza nella 4×100.

Anche Gianmarco Tamberi, capitano della spedizione azzurra, ha sfoderato la proverbiale grinta che lo contraddistingue in vista dell’esordio previsto per domani 15 luglio, alle 19:10 italiane. “Con la maglia azzurra addosso mi trasformo – le parole di Gimbo – e non sento più nulla, nemmeno il fastidio che mi ha accompagnato in queste settimane alla gamba di stacco. Che cos’è? In poche parole, è l’irritazione di un nervo del retto femorale: come uno spillo, che mi impedisce di rimanere decontratto. Ma non ci penserò, ormai ho accettato il dolore, voglio solo concentrarmi sul mio salto, senza pensare ad altro. Sono un guerriero e in campo lotterò fino alla fine, senza pensare al dolore, o agli avversari. La testa sarà solo sul mio salto”.

Nessuno spazio quindi per le polemiche sulla presunta discussione con papà Marco. A riguardo, Gimbo ha risposto: “Non mi risulta ci siano state liti familiari, anzi. Quello che è successo al momento non è nei miei pensieri, non può esserci spazio per questo: devo rimanere concentrato sulla gara, sulla mia tecnica di salto, sull’obiettivo che mi sono posto, ho bisogno di ogni energia per farcela, non posso distrarmi. A Eugene mi seguirà mio padre, come previsto“.

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