venerdì, 29 Marzo 2024

Guerra in Ucraina, Putin contro USA e Gran Bretagna su aiuti a Kiev. Mosca: “Israele sia saggio”. Nuova legge per oppositori politici

Per il Cremlino il sostegno all'addestramento delle Forze armate ucraine sarebbe parte della "guerra ibrida" condotta dai Paesi della Nato contro la Russia. Mosca mette in guardia Israele su un suo possibile intervento. Firmate due nuove leggi, una per garantire sostegno economico all'esercito e una sugli "agenti stranieri".

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Duro attacco da parte di Mosca nei confronti di Stati Uniti e Gran Bretagna per il sostegno fornito con l’addestramento delle Forze armate ucraine, definito parte della “guerra ibrida” condotta dai Paesi della Nato contro la Russia. Secondo la portavoce del ministero degli Esteri russo Maria Zakharova, gli USA si sarebbero resi responsabili di aver fornito all’Ucraina degli istruttori per aiutare i militari di Kiev a utilizzare sistemi avanzati di artiglieria Himars da loro stessi fabbricati. I lanciarazzi multipli Himars, dalla portata più lunga e maggiormente precisi, sarebbero, a detta della portavoce, stati usati dagli ucraini contro le postazioni moscovite. Zakharova ha inoltre criticato la decisione della Gran Bretagna di trasferire militari ucraini nel Regno Unito con lo scopo di addestrarli.

Mosca: “Israele sia saggio”

L’attenzione di Mosca si è concentrata anche su Israele e sull’eventualità che gli Stati Uniti possano interpellare il paese nell’ambito degli aiuti a Kiev. Il viceministro degli Esteri di Mosca Mikhail Bogdanov, rappresentante speciale del presidente Vladimir Putin per il Medio Oriente, ha dichiarato di aspettarsi che Israele “agisca in modo saggio e corretto” se gli Usa dovessero chiedergli di inviare armi all’Ucraina.

Zakharova: “Funzionamento Nord Stream dipenderà dai partner”

La portavoce del ministero degli Esteri russo Maria Zakharova si è espressa anche sulla vicenda Nord Stream, che continua a preoccupare l’Europa. “Parlando dell’ulteriore funzionamento del gasdotto – ha dichiarato -, molto dipenderà dai nostri partner in termini di domanda di gas e di prevenzione delle conseguenze di misure restrittive illegali, sanzioni unilaterali sul suo funzionamento, proprio come è accaduto, ad esempio, per la riparazione di una turbina Siemens in Canada”.

Putin firma nuove misure a sostegno dell’esercito

Nel frattempo il presidente russo Vladimir Putin ha firmato una nuova legge che consente al governo di adottare “misure speciali nella sfera economica per sostenere le operazioni militari all’estero. Il documento prevedrebbe il divieto da parte delle persone giuridiche di rifiutare contratti pubblici nell’ambito degli appalti o nel settore della difesa. Inoltre, al Governo russo sarebbe lasciata libertà di stabilire una speciale “regolamentazione legale dei rapporti di lavoro nelle singole organizzazioni” per quanto riguarda gli straordinari, il lavoro notturno, il lavoro nel fine settimana e nei giorni festivi.

Cremlino rafforza la legge usata per colpire ong e oppositori

È stata sottoscritta dal presidente moscovita anche un’altra legge che consente alle autorità russe di bollare come agente straniero enti e persone anche se non ricevono finanziamenti dall’estero, elemento fino ad oggi necessario. La nuova normativa entrerà in vigore il 1° dicembre ed è già vista come un nuovo strumento di repressione politica. Potranno essere considerati agenti stranieri enti e persone che il Cremlino definisce sotto influenza straniera”, che ritiene ricevano “sostegno dall’estero”, anche non finanziario, e svolgano “attività politica”. Il governo di Putin da anni è solito etichettare come agente straniero ong, media indipendenti e oppositori. La legge attualmente in vigore in materia lascia già largo spazio all’interpretazione: si considerano come agente straniero tutte quelle organizzazioni che ricevono fondi dall’estero e risultano impegnate in attività politiche non meglio precisate. Una definizione così ampia ha permesso al Governo di Mosca di sfruttare questa normativa per fini politici. L’inserimento nell’elenco degli agenti stranieri impone un severo controllo amministrativo e obbliga a presentarsi con questa etichetta, cosa che ha di fatto costretto diversi enti alla chiusura. A giugno la Russia era stata condannata dalla Corte europea dei diritti dell’Uomo proprio per aver promulgato nel 2012 la legge sugli agenti stranieri che, secondo la Corte, viola il diritto alla libertà d’associazione e quello alla libertà d’espressione.

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