venerdì, 26 Aprile 2024

Guerra in Ucraina, Zelensky: “Mosca ha violato 400 trattati internazionali”. Helsinki: “Costruiremo barriere al confine russo”

Secondo il comandante ceceno Apti Alaudinov l'avanzata dei russi a Severodonetsk è "complicata". Zelensky a Copenaghen: "Dall'aggressione all'Ucraina del 2014, Mosca ha violato circa 400 trattati internazionali". La Svizzera adotta l'embargo al petrolio russo. Johnson: "Faremo il possibile per i nostri soldati condannati a morte nel Donetsk".

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Ai militanti ucraini nascosti nello stabilimento Azot, è stato spiegato che devono deporre le armi e arrendersi, non si accettano altre condizioni“, ha chiosato all’agenzia di stampa RIA Novosti un esponente dei separatisti del Lugansk. Nell’impianto chimico di Severodonetsk vi siano attualmente circa 800 persone tra militari e civili, che pare abbiano cercato contatti per avviare una mediazione con le autorità filorusse. Proprio qui, secondo il comandante ceceno Apti Alaudinov, alla guida dell’unità Akhmat, l’avanzata delle forze russe diviene sempre più “complicata”. Parole che trovano conferma nelle dichiarazioni rilasciate dal presidente Volodymir Zelensky stamattina, secondo cui la resistenza ucraina stava “tenendo duro” a Severodonetsk, e in diverse altre città del Donbass. Immediata arriva in merito la rivendicazione di Serhiy Haidai, capo dell’amministrazione militare di Lugansk: “Severodonetsk rimane sotto il controllo dell’Ucraina”. Intanto Zelensky al vertice di Copenaghen fa sapere che “dall’aggressione all’Ucraina del 2014, la Russia ha violato circa 400 trattati internazionali, fra i quali quelli con Kiev, tra cui il Memorandum di Budapest, la Carta delle Nazioni Unite, una serie di convenzioni delle Nazioni Unite e gli Accordi di Helsinki”.

Svizzera adotta embargo petrolio contro Mosca

La Svizzera segue a ruota l’Unione Europea per quanto riguarda le manovre sanzionatorie nei confronti di Mosca e decide di adottare l’embargo sul petrolio russo. Lo ha annunciato oggi il Consiglio federale, dichiarando di aver inoltre sanzionato altre centinaia di cittadini russi, tra cui Aleksandra Melnichenko, moglie dell’oligarca Andrey.

Johnson: “Faremo il possibile per rilascio britannici”

I combattenti britannici Aiden Aslin e Shaun Pinner, considerati da Mosca e dai filorussi dei mercenari, sono stati condannati a morte dal Tribunale del Donetsk. Il premier Johnson è scosso dalla decisione della Corte e ha ordinato al governo di fare “tutto ciò che è in suo potere” per ottenere il loro rilascio. La notizia è stata data dal portavoce del presidente britannico, citato poi dal Guardian. “Il primo ministro è rimasto sconvolto dalla condanna di questi uomini. Ha seguito il caso da vicino e ha chiesto ai ministri di fare tutto il possibile per cercare di riportarli alle loro famiglie il prima possibile. Condanniamo la vergognosa sentenza capitale di questi uomini. Non c’è alcuna giustificazione per questa violazione della protezione a cui hanno diritto”, ha detto il portavoce.

Finlandia: “Costruiremo recinzioni sul confine russo”

La Finlandia, dopo aver avanzato la richiesta d’entrata nella Nato assieme alla Svezia, teme evidentemente un’aggressione da parte della Russia e corre ai ripari. Helsinki pare abbia intenzione di erigere delle recinzioni per rafforzare le difese al confine russo. Lo ha dichiarato il ministero degli Interni finlandese. Il governo ha proposto emendamenti legislativi che snellirebbero l’iter per la costruzione di barriere più robuste lungo 1.300 chilometri sul versante orientale. “L’obiettivo è migliorare la capacità operativa della guardia di frontiera nel rispondere alle minacce ibride”, ha dichiarato all’Afp Anne Ihanus, consigliere senior del ministero degli Interni. I confini finlandesi sono protette per ora da recinzioni in legno. “Ora vogliamo costruire una recinzione robusta con un vero effetto barriera con ogni probabilità, la recinzione non coprirà l’intero confine orientale, ma sarà mirata ai punti considerati più importanti“, ha affermato Sanna Palo, direttore della divisione legale delle guardie frontaliere finlandesi. Non è stato ancora decisa la somma da investire nel progetto.

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