I Carabinieri di Parma hanno eseguito un’ordinanza cautelare del collocamento in comunità, nei confronti di 3 ragazzi quindicenni, residenti in provincia, ritenuti responsabili di rapine ed estorsioni. A seguito delle denunce presentate dalle vittime, i militari hanno potuto contestare alla banda i reati in questione. I tre avrebbero agito spesso in gruppo, prendendo di mira i loro coetanei o ragazzini più piccoli.
Le aggressioni
Il primo episodio vede coinvolto un dodicenne. La baby gang, nel corso dei mesi, dall’autunno dello scorso anno fino a febbraio lo avrebbe più volte minacciato e costretto a consegnare denaro; dopo l’ennesima minaccia e per paura di essere picchiato a scuola se non avesse consegnato i soldi, si è confidato con i genitori. A fine dicembre, ad essere rapinato è stato un quindicenne. L’aggressione è avvenuta nei pressi della stazione ferroviaria di Parma. Dopo averlo circondato, bloccato e colpito con una gomitata, avrebbero cercato di rubargli il portafogli; ma la resistenza del ragazzo, che si è buttato a terra per difendersi, ha fatto desistere e fuggire gli aggressori.
L’ultimo episodio risale a febbraio. In tre con violenza hanno minacciato e sottratto a un tredicenne una cassa acustica portatile. Hanno poi intimato alla vittima di consegnare tutto il denaro in suo possesso per la restituzione. L’adolescente ha così consegnato gli unici 10 euro che aveva e, dopo aver riavuto la cassa, è fuggito via. Sempre più ragazzini di età scolare emulano comportamenti violenti e formano baby gang per minacciare i loro coetanei; servirebbe davvero incentivare dibattiti sul fenomeno e promuovere per le nuove generazioni l’educazione emotiva.