venerdì, 26 Aprile 2024

Il mondo spiegato da chi non vede, viaggio alla scoperta dei 4 sensi: a Milano c’è Dialogo nel Buio

C’è un posto a Milano dove il tempo e lo spazio sembrano fermarsi: chiudi gli occhi, apri la mente, afferra il bastone e lasciati guidare dai tuoi sensi.

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C’è un posto a Milano, lontano dal caos e la frenesia, dove il tempo e lo spazio sembrano fermarsi. Quel posto nasconde una delle esperienze più uniche e sensazionali che è possibile fare in città: Il Dialogo nel Buio. Chiudi gli occhi, apri la mente, afferra il bastone e lasciati guidare dai tuoi sensi. 

Si tratta di una mostra, o meglio, di un percorso, allestito nel 2005 nello storico palazzo dell’Istituto dei Ciechi di via Vivaio al civico 7, a due passi dal cuore pulsante della metropoli. Si differenzia da qualsiasi altra esposizione tradizionale per la sua totale assenza di luce e per il fatto che, per visitarla, bisogna affidarsi esclusivamente ai sensi dell’udito, dell’olfatto, del tatto e del gusto. Immaginare di osservare la vita “da un altro punto di vista” può sembrare banale, anche se così non lo è affatto: varcato l’ingresso, linea di confine tra luce e buio, ci si scontra con una condizione mai sperimentata dove è per forza necessario affidarsi alle proprie capacità.

Il percorso di un’ora nella più assoluta oscurità è accompagnato da una guida non vedente e da un bastone, con cui ci si addentra in vari ambienti della vita quotidiana e non. Dal bosco al mare, da un appartamento al centro della città, fino ad un bar, trasformandoli in esperienze senza precedenti. Lo senti il profumo dei pini? Il cinguettio degli uccelli? Il rumore delle onde che si infrangono sugli scogli? Che gusto ha la bevanda che stai bevendo? Un buio così profondo, per quanti sono da sempre abituati a fare affidamento sui propri occhi, disorienta e intimorisce, fino poi rivelarsi l’occasione per oltrepassare il confine di una dimensione nuova.

“Nel buio anche il caffè ha un altro sapore, una rosa un altro profumo. Dialogo nel Buio non è una simulazione della cecità, ma l’invito a sperimentare come la percezione della realtà e la comunicazione possano essere molto più profonde e intense in assenza della luce. Un’esperienza da non perdere, per scoprire che la vita, anche per chi non vede, non è vuota né triste. È, per alcuni aspetti, semplicemente diversa”. Il Dialogo nel Buio, essendo una mostra di contatto, è tra quelle che ha patito maggiormente l’epidemia da Covid-19. Dopo una lunga chiusura ha finalmente riaperto le sue porte al pubblico il 1° ottobre 2021, rinnovando il caloroso invito ad abbattere i pregiudizi. Da gennaio sono tornate anche le cene al buio, esperienze uniche che uniscono il piacere di scoprire e gustare il cibo alla capacità di cogliere sfumature mai assaporate di un calice di vino. Un’esperienza diversa sicuramente, ma illuminante, da vivere. Forte, sensazionale, riflessiva: Dialogo nel Buio e le sue guide, testimoni sinceri di una condizione di vita, ci insegnano che “non occorre vedere per guardare lontano”.

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