mercoledì, 24 Aprile 2024

Covid-19, truffa da 440 milioni su misure di sostegno: 78 indagati in tutta Italia

Dei 78 indagati, in nove avevano presentato domanda per il reddito di cittadinanza

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A Rimini la sveglia oggi, 31 gennaio, è stata suonata dagli elicotteri della Guardia di Finanza impegnata nella maxi-operazione “Free Credit”. Le fiamme gialle insieme alla procura e supportate da altri 44 reparti competenti, per un totale di 200 militari dispiegati per tutto il territorio, hanno dato avvio, ad un’operazione che dall‘Emilia Romagna si è estesa in Abruzzo, Basilicata, Campania, Lazio, Lombardia, Marche, Puglia, Sicilia, Toscana, Trentino e Veneto.

La truffa su tutto il territorio nazionale

Un’operazione che ha portato a 35 misure cautelari personali e 23 misure interdittive, per un totale di 78 indagati. Queste persone sono ritenute responsabili di aver organizzato un complesso “rapporto criminale”, con quartier generale a Rimini, dell’entità di 440 milioni di euro. Una cifra raggiunta con falsi crediti di imposta, in modo da assicurarsi gli aiuti economici introdotti tra le misure di sostegno emanate dal Governo con il decreto rilancio, durante la fase più critica della pandemia causata da Covid-19 per aiutare imprese e commercianti in difficoltà. Le forze dell’ordine hanno disposto 80 perquisizioni e il sequestro di asset societari, falsi crediti e beni confiscati per indebita percezione di erogazioni ai danni dello Stato. Dei 78 indagati, in nove avevano presentato domanda per il reddito di cittadinanza, mentre tre avevano precedenti di polizia per associazione a delinquere di stampo mafioso.

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