venerdì, 26 Aprile 2024

Camera dei Deputati approva il doppio corso di laurea: si attende il sì del Senato

Dopo 88 anni, in Italia la doppia laurea è stata nuovamente approvata dalla Camera dei deputati. Gli studenti italiani potranno iscriversi contemporaneamente a due corsi di laurea, sia nelle Università che negli Istituti dell'Alta formazione artistica, musicale e coreutica. Si attende il sì del Senato, nel frattempo si prospetta un grande futuro per l'Istruzione italiana.

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Finalmente in Italia, dopo ben 88 anni, la doppia laurea è stata nuovamente approvata dalla Camera dei deputati. Tutti gli studenti italiani potranno iscriversi contemporaneamente a due corsi di laurea, sia nelle Università che negli Istituti dell’Alta formazione artistica, musicale e coreutica.

Non è ancora legge, manca l’ultimo tassello del passaggio in Senato, ma l’obiettivo è ormai vicino. La Ministra dell’Università e della Ricerca Cristina Messa si dice molto soddisfatta di questo nuovo progetto, ponendo l’Italia sullo stesso piano degli altri Paesi. Un futuro prospero quello che si prospetta per la cultura, l’istruzione e l’Università italiana in cui viene promossa l’interdisciplinarietà: tutti gli studenti avranno la possibilità di confrontarsi con saperi anche molto diversi tra loro ma che gli consentiranno di entrare al meglio in contatto col mondo del lavoro. Finalmente la matematica potrà andare di pari passo con l’italiano, la storia con la scienza e la geografia con la fisica.

Due corsi di laura, due master anche in due diverse Università, sia in Italia che all’Estero. Le uniche cose non consentite saranno la doppia iscrizione contemporanea allo stesso corso di laurea o di master e l’iscrizione contemporanea a due dottorati. Un’altra novità riguarda gli studenti meno abbienti che potranno comunque intraprendere i due corsi di studio, avendo però il sostegno del diritto allo studio per una sola iscrizione – a sua scelta – con esoneri totali e parziali dal versamento del contributo onnicomprensivo annuale. “Tantissimi ragazzi attendono questo provvedimento – racconta Alessandro Fusacchia, deputato del Gruppo Misto e relatore della Legge – è una misura sentita che è anche diventata un simbolo di modernizzazione, emancipazione, apertura al mondo. Un diritto all’opportunità che deve entrare in vigore dal prossimo anno accademico”.

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