venerdì, 26 Aprile 2024

Rogo a Ponte di Ferro, salva la struttura: si indaga sulle bombole di gas dei senza tetto. Vietato navigare sul Tevere

Il sospetto è che a provocare l'incendio sia stata l'esplosione di una bombola usata dai senza tetto per cucinare e scaldarsi, ma solo gli accertamenti potranno stabilirlo.

Da non perdere

Il giorno dopo l’incendio del Ponte di Ferro, a Roma, il greto del Tevere è completamente carbonizzato, rimangono solo i resti di qualche baracca, da cui i Vigili del Fuoco hanno estratto alcune bombole del gas. È da qui che inizia l’indagine del Nucleo investigativo antincendio del comando provinciale insieme ai Carabinieri della compagnia Trastevere, che insieme effettueranno un sopralluogo per trovare il motivo all’incendio che la notte scorsa ha distrutto il Ponte dell’Industria. Non era la prima volta che il ponte prendeva fuoco, era già successo nel 2013 a causa dei cavi dell’energia elettrica per poi essere riqualificato, e ancora in passato, per cause sempre collegate al degrado delle sponde del Tevere.

In Procura ora è attesa la prima relazione tecnica degli investigatori che decreterà se aprire o meno un fascicolo di indagine, come è possibile accada, in modo da chiarire la dinamica. Fra gli accertamenti tecnici ci sono anche gli esami su alcuni fornelli utilizzati nelle baracche clandestine sotto al ponte. Il sospetto è che a provocare l’incendio sia stata l’esplosione di una bombola usata dai senza tetto per cucinare, solo gli accertamenti e ulteriori rilievi chiariranno se il fatto sia stato accidentale oppure doloso. Attualmente però, non sono state trovate tracce di innesco e di bombole esplose, anche se le ricerche sono ancora in corso. Ciò che è certo, è che il calore fortissimo provocato dall’incendio ha indebolito le strutture esterne del ponte, come la passerella pedonale e le condotte di servizio che contenevano non solo tre tubature del gas, ma anche tutti i fasci dei collegamenti elettrici del quartiere con la fibra ottica. Ed è stato proprio questo ad ampliare la propagazione del fuoco facendo bruciare completamente il ponte.

La parte riservata al transito dei veicoli ha retto, e infatti anche stamattina i vigili del fuoco con i tecnici della messa in sicurezza degli impianti passano sulla strada. Ovviamente però, ci vorranno settimane prima che la struttura venga riaperta al pubblico. Intanto, sempre per ragioni di sicurezza, la Capitaneria di Porto ha vietato la circolazione delle imbarcazioni sul Tevere 150 metri prima e dopo dal ponte.

Ultime notizie