sabato, 27 Aprile 2024

Afghanistan, tenta la fuga: trovato cadavere nel vano carrelli di un C-17

Intanto Emergency denuncia: a Kabul, giunti 9 morti, 8 feriti gravi. Appello dell'atleta paralimpica Zakia Khudadadi: "Portateci a Tokyo".

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Dopo la caduta del Paese in mano talebana, la popolazione è in preda alla disperazione e cerca di abbandonare l’Afghanistan in qualsiasi modo. Dopo che due uomini sono precipitati nel vuoto aggrappandosi ad un aereo in fase di decollo dall’aeroporto di Kabul, il Washington Post riferisce di una nuova vittima disperata in fuga: il cadavere di un uomo è stato scoperto nel vano carrelli di un aereo americano C-17, un velivolo da trasporto.

L’atleta paralimpica afghana Zakia Khudadadi si appella al mondo sportivo, bloccata nel Paese dopo la caduta di Kabul in mano alle milizie islamiche: “Non lasciate che i talebani mi tolgano i diritti fondamentali. Ho ancora fiducia, vi prego: aiutatemi a partecipare. È il mio sogno, ho lottato 5 anni per arrivare dove sono“, afferma la lottatrice di Taekwondo. Il capomissione del comitato paralimpico afgano, Arian Sadiqi, in un’intervista ad Al Jazeera conferma: “È terrorizzata dall’uscire di casa. Il nostro appello è a qualunque Paese sia in grado di aiutare i nostri due atleti e gli allenatori ad arrivare a Tokyo“.

Emergency denuncia l’aggravarsi della situazione sanitaria a Kabul. Il coordinatore medico del Centro per feriti di guerra dell’ong, Alberto Zanin, spiega: “Nelle ultime 24 ore abbiamo ricevuto 63 persone: 46 hanno ricevuto le prime cure in pronto soccorso e sono state trasferite in altri ospedali. Stiamo ammettendo solo pazienti in pericolo di vita. Al momento i posti letto occupati sono 99. Ieri 8 feriti in condizioni gravi sono stati ricoverati nel nostro ospedale, altri 9 erano già morti all’arrivo. Di questi 4 provenivano dall’aeroporto, dove si sono registrate sparatorie“.

Intanto, il segretario generale della Nato, Jens Stoltenberg, interviene sulla fine della missione in Afghanistan: “Terminare non è stato facile: il dilemma era lasciare e vedere i talebani riprendere il controllo o restare in una guerra senza fine. Non volevamo stare in Afghanistan per sempre“.

Quello che abbiamo visto nelle ultime settimane è stato un collasso militare e politico non prevedibile. La leadership politica afgana ha fallito nel trovare una soluzione politica e questo fallimento porta alla tragedia a cui stiamo assistendo oggi“, aggiunge Stoltenberg.

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