Gli Inhaler, band capitanata dal figlio di Bono Vox, hanno pubblicato finalmente il loro album d’esordio “It Won’t Always Be Like This”, che ha visto la luce il 9 luglio 2021. Il quartetto irlandese è sicuramente, come abbiamo già scritto in precedenza sul Quotidiano, una delle band più interessanti emerse in quest’ultimo periodo post lockdown. A prescindere dal nome probabilmente “ingombrante” del leader degli U2, sono stati capaci da soli di attirare l’attenzione del pubblico e della stampa specializzata, unicamente grazie alle loro capacità artistiche, malgrado la loro giovanissima età.
Il cantante e chitarrista Eli Hewson, il bassista Robert Keating, il chitarrista Josh Jenkinson e il batterista Ryan McMahon hanno fatto un disco che racconta le loro influenze che vanno dai mancuniani The Stone Roses ai Nirvana fino agli the Strokes.
La band che aveva iniziato a lavorare sul disco prima che ci arrivasse la pandemia, come tutti, ha dovuto affrontare questa situazione che sicuramente ha influiti sul mood del disco e non solo quello. “Abbiamo iniziato a scriverlo quando eravamo adolescenti e ora siamo adulti“, dice Keating. “Volevo che le canzoni fossero positive”, aggiunge Hewson. “Perché… non sarà sempre così“.
Sul disco Hewson aggiunge: “C’è un senso di ottimismo in questo album e la canzone It Won’t Always Be Like This è il focus del disco“
L’album è stato registrato con il collaboratore e produttore di lunga data Antony Genn ai Narcissus Studios di Londra, It Won’t Always Be Like This, è un disco che parla di perdersi e ritrovarsi, cercando di dare un senso al mondo quando il mondo non ha molto senso. Un disco che evidenzia i caratteri principali dei singoli componenti, dalla ricerca e crescita personale alla loro vena artistica, ora non ci resta che aspettarli dal vico il 9 maggio 2022 quando la band sarà in Italia sul palco dei Magazzini Generali di Milano per presentare, con questa unica data nel nostro paese, il loro album d’esordio.