Seggi aperti per le presidenziali in Iran. Ma l’affluenza in forte calo potrebbe viziare il risultato elettorale. Gli ultimi sondaggi stimano un’affluenza di poco superiore al 40%: un fatto solo in parte spiegabile con la paura del contagio da Covid-19. Le operazioni di voto si dovrebbero concludere a mezzanotte ora locale (le 21.30 in Italia), ma è possibile che vengano estese fino alle 2 di notte (le 23.30 in Italia).
Gli iraniani oggi votano anche per le amministrative e per scegliere sei nuovi membri dell’Assemblea degli Esperti, l’organo che indica la Guida Suprema, e sei parlamentari. Forte lo scontro tra i candidati presidenti per il post-Rohani ma, secondo le proiezioni di voto, l’unico aspirante presidente nelle condizioni di poter seriamente impensierire Raisi è Abdolnaser Hemmati, considerato un moderato, ex governatore della Banca centrale dal 2018 fino al mese scorso.
Gli altri due candidati sono Mohsen Rezaei, segretario da oltre 20 del Consiglio per il discernimento, organismo consultivo della Guida suprema, e Amir Hossein Ghazizadeh Hashemi, deputato, a 50 anni il più giovane degli aspiranti presidenti. Stando all’emittente panaraba Al Jazeera, su numerosi candidati, per lo più di tendenze riformiste, è stato imposto il veto del Consiglio dei Guardiani della Costituzione.
La Guida Suprema, l’ayatollah Ali Khamenei, ha votato per primo a Teheran in un seggio allestito nella moschea Imam Khomeini, come riporta l’agenzia Mehr. “Ogni voto conta. Andate a votare e scegliete il vostro presidente”, ha detto, invitando gli iraniani a partecipare al processo elettorale, importante per il “futuro” del Paese.