venerdì, 26 Aprile 2024

Vaticano, scandali pedofilia: Bergoglio rifiuta le dimissioni del Cardinale Marx

Papa Francesco si dichiara d'accordo con le preoccupazioni del vescovo di Monaco per gli scandali di pedofilia che affliggono la Chiesa tedesca, ma dice a Marx che la "politica dello struzzo non porta da nessuna parte" e che ogni vescovo deve assumersi le proprie responsabilità

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Papa Francesco non accetta le dimissioni del Cardinale Reinhard Marx. In conclusione di una lunghissima missiva in cui Bergoglio si dichiara d’accordo con le preoccupazioni del vescovo di Monaco per gli scandali di pedofilia che affliggono la Chiesa tedesca, il Papa dice a Marx che la “politica dello struzzo non porta da nessuna parte” e che ogni vescovo deve assumersi le proprie responsabilità.

Bergoglio, nella lettera pubblicata in spagnolo e in tedesco, porge i suoi ringraziamenti a Marx per il “coraggio cristiano che non teme la croce, che non teme di essere umiliato davanti alla tremenda realtà del peccato” e ricorda che “tutta la Chiesa è in crisi a causa della vicenda degli abusi”, ma che questa “crisi deve essere assunta dalla nostra fede pasquale. I sociologismi e gli psicologismi sono inutili”.

Per Francesco quindi, “assumere la crisi, personalmente e comunitariamente, è l’unica via fruttuosa perché non si esce da una crisi da soli ma in comunità” e si dice poi d’accordo con la descrizione della crisi proposta dal Cardinale Marx: “Sono d’accordo con te nel descrivere la triste storia degli abusi sessuali e il modo in cui la Chiesa l’ha affrontata fino a poco tempo fa come una catastrofe”. Ma bisogna “rendersi conto di questa ipocrisia nel modo in cui viviamo la nostra fede. Dobbiamo farci carico della storia, sia personalmente che come comunità. Non possiamo rimanere indifferenti di fronte a questo crimine. Accettare significa mettersi in crisi”. E per quanto vero, aggiunge Francesco, “che le situazioni storiche devono essere interpretate con l’ermeneutica del tempo in cui sono accadute, questo non ci esime dal prenderle in carico e assumerle come la storia del ‘peccato che ci assedia’. Perciò, secondo me, ogni vescovo della Chiesa deve assumerlo e chiedersi: cosa devo fare di fronte a questa catastrofe?”.

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