giovedì, 10 Ottobre 2024

Germania, cardinale Marx offre le dimissioni al Papa: “La Chiesa a un punto morto, che si rinnovi”

La scelta del cardinale è stata comunicata in una lettera del 21 maggio al Papa in cui spiega analiticamente le ragioni, da imputare alla “catastrofe” degli abusi sessuali compiuti da uomini di Chiesa nei decenni scorsi.

Da non perdere

Vuole privarsi delle sue cariche il cardinale Reinhard Marx, arcivescovo di Monaco e Frisinga, già presidente della Conferenza episcopale tedesca fino al 2020, che ha offerto le sue dimissioni al Papa.

La scelta del cardinale è stata comunicata in una lettera del 21 maggio a papa Francesco in cui vengono spiegate analiticamente le ragioni di questo passo, che sarebbero da imputare alla “catastrofe” degli abusi sessuali compiuti da uomini di Chiesa nei decenni scorsi.

“Indubbiamente la Chiesa in Germania sta attraversando dei momenti di crisi”, scrive Marx nella lettera al Papa. “La crisi viene causata anche dal nostro personale fallimento, per colpa nostra. Questo mi appare sempre più nitidamente rivolgendo lo sguardo sulla Chiesa cattolica in generale e ciò non soltanto oggi, ma anche in riferimento ai decenni passati. Mi pare – e questa è la mia impressione – di essere giunti ad un ‘punto morto’ che, però, potrebbe diventare anche un punto di svolta secondo la mia speranza pasquale”.

E ancora, il cardinale continua: “Sostanzialmente per me si tratta di assumersi la corresponsabilità relativa alla catastrofe dell’abuso sessuale perpetrato dai rappresentanti della Chiesa negli ultimi decenni”. Nella “confessione” a Papa Francesco, Marx fa riferimento a indagini e perizie degli ultimi dieci anni, che “mi dimostrano costantemente che ci sono stati sia dei fallimenti a livello personale che errori amministrativi, ma anche un fallimento istituzionale e ‘sistematico’”. Le polemiche e le discussioni più recenti “hanno dimostrato che alcuni rappresentanti della Chiesa non vogliono accettare questa corresponsabilità e pertanto anche la co-colpa dell’Istituzione. Di conseguenza rifiutano qualsiasi tipo di riforma e innovazione per quanto riguarda la crisi legata all’abuso sessuale”. Ma il cardinale si è allontanato da questa visione delle cose, scrivendo: “Due sono gli elementi che non si possono perdere di vista: errori personali e fallimento istituzionale, che richiedono cambiamenti e una riforma della Chiesa. Un punto di svolta per uscire da questa crisi può essere, secondo me, unicamente quella della ‘via sinodale'”.

Con le sue dimissioni, il cardinale crede che si possa creare spazio per un nuovo inizio, per un nuovo risveglio della Chiesa. “Voglio dimostrare che non è l’incarico ad essere in primo piano, ma la missione del Vangelo. Anche questo fa parte della cura pastorale. Pertanto, La prego vivamente di accettare le mie dimissioni”. “Vorrei dedicare gli anni futuri del mio servizio in maniera più intensa alla cura pastorale e impegnarmi per un rinnovamento spirituale della Chiesa, così come Lei instancabilmente ammonisce” conclude Marx.

Alla pubblicazione della lettera, autorizzata dal Papa, è seguita una conferenza stampa, in cui il cardinale Marx ha dichiarato: “Non può andar bene che io sia contento personalmente che non mi venga addebitata alcuna colpa”. Il punto, ha dichiarato, “è la responsabilità istituzionale”. “Non sono stanco della carica, e non sono demotivato”, ha voluto a precisare. “Sono convinto che questa società abbia bisogno della voce del Vangelo e di una Chiesa che si rinnovi”.