venerdì, 26 Aprile 2024

Cartabia: “Non sono insensibile alla liberazione di Brusca, ma il contributo dei pentiti è assai rilevante”

La Ministra della Giustizia interviene in Commissione Antimafia dichiarando inoltre che è stata chiesta l'estradizione per Rocco Morabito.

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Si è svolta oggi nella Sala del Refettorio di Palazzo San Macuto, l’audizione della Ministra della Giustizia, Marta Cartabia, in Commissione parlamentare di inchiesta sul fenomeno delle mafie e sulle altre associazioni criminali.

Diversi i punti affrontanti da Cartabia, tra cui la liberazione del pentito Giovanni Brusca, che secondo la Ministra avrebbe rinnovato un dolore mai sopito, dato che l’ex killer di Cosa Nostra ha attivamente partecipato all’attacco inferto dalla mafia allo Stato.

Il ministro della Giustizia ha però sottolineato l’importanza del contributo fornito dai pentiti, poiché “esso si è storicamente rivelato assai rilevante” ed è “una norma da preservare”. 

Ha continuato l’intervento affermando che per Rocco Morabito, il narcotrafficante della ‘ndrangheta considerato il secondo latitante più pericoloso dopo Matteo Messina Denaro, l’Italia ha chiesto l’estradizione dal Brasile.

Parlando poi della riforma dell’abuso d’ufficio, in relazione alle indagini che hanno coinvolto il sindaco di Crema, Cartabia ha sottolineato come sia necessario “restituire ai fondamentali passaggi dell’iscrizione della notizia di reato, e della comunicazione che ne viene fatta all’indagato, il significato di tutela che gli è proprio. Nei fatti, la comunicazione all’interessato dell’avviso di  garanzia spesso diviene invece di dominio pubblico e rischia di innescare di un meccanismo di stigmatizzazione sociale, a detrimento anziché a vantaggio della persona destinataria“.

Infine la Ministra lancia un monito riguardo il Recovery Fund, dichiarando di essere al corrente che la criminalità organizzata è attratta da facili sorgenti di ricchezza e che “Non possiamo consentire che i fondi del Recovery finiscano nelle mani sbagliate e l’intervento sia inquinato da interessi illeciti“.

 

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