mercoledì, 9 Ottobre 2024

Cipro, il peschereccio “Michele Giacalone” preso a sassate da imbarcazioni turche

Nuovo attacco nei confronti di un imbarcazione di Mazara del Vallo nei pressi di Cipro. Il peschereccio "Michele Giacalone" è stato preso a sassate in acque internazionali da alcune imbarcazioni turche.

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Proseguono gli attacchi contro i pescherecci italiani in acque internazionali. Qualche giorno fa il capitano dell’Aliseo, Giuseppe Giacalone è rimasto ferito, mentre oggi è toccato al peschereccio Michele Giacalone, partito da Mazara del Vallo e giunto a ovest di Cipro., trovarsi sotto attacco

L’armatore Luciano Giacalone ha raccontato ad un’agenzia di stampa che, mentre si trovava a 27 miglia dalle coste turche, il peschereccio “Michele Giacalone” è stato bersagliato da pietre da almeno dieci imbarcazioni turche.

Inoltre, il comandante ha raccontato che i libici hanno sparato in aria e poi un miliziano è riuscito a salire a bordo, ma all’arrivo della fregata italiana “Alpino”, l’uomo ha abbandonato il peschereccio.

Al momento il peschereccio si trova in acque internazionali, dopo che il 3 maggio aveva subito un tentativo di abbordaggio da parte dei libici, a circa 40 miglia da Bengasi. Insieme alla Michele Giacalone, vi era anche l’Aliseo che dopo qualche giorno è stato mitragliato da 35 miglia da Misurata.

Luciano Giacalone chiede aiuto all’Unione Europea e si aspetta che venga detto loro dove poter pescare, inoltre, il Presidente della marineria di Mazara del Vallo, Domenico Leone riprendendo la questione del comandante Giuseppe Giacalone ha asserito che: “I colpi sparati da una motovedetta libica, che hanno ferito il comandante, non sono solo inaccettabili, ma pongono il focus sull’impossibilità di una stasi che non si sa quali conseguenze può ancora generare”.

Agripesca Sicilia ha lanciato un grido d’allarme: “I pescatori di Mazara del Vallo in guerra per poter lavorare” e chiede alla Comunità Europea garanzie affinché i pescatori possano lavorare senza alcuna insidia.