lunedì, 29 Aprile 2024

Scuole, musei ristoranti e sport: via alle riaperture. Buongiorno Italia

Da oggi entra in vigore il nuovo decreto sulle riaperture. Torna il pubblico in cinema e teatri, riaprono le scuole.

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L’ora X è scattata. Da oggi entra in vigore il nuovo decreto sulle riaperture. L’Italia finalmente torna a tingersi di giallo lasciando soltanto Basilicata, Calabria, Puglia, Sicilia e Valle d’Aosta in zona arancione; la Sardegna sarà l’unica a rimanere in zona rossa. Il 26 aprile è il giorno in cui otto italiani su dieci testano gli effetti del “rischio ragionato”, beneficiando delle riaperture promesse dal governo.

Cosa cambia?

Spostamenti. Liberi tra zone gialle, vietati in entrata e in uscita nelle regioni a medio ed alto rischio. Sono sempre consentiti, con autocertificazione, quelli per motivi di lavoro, salute ed emergenza.

Cambiano le regole per le visite private in zona gialla: fino al 15 giugno si potrà raggiungere altre abitazioni private fino ad un massimo di quattro persone; si potranno portare figli minori anche al di sopra dei 14 anni. Tali spostamenti potranno avvenire fra zone gialle anche se il viaggio comporta l’attraversamento di una regione di colore diverso. Le stesse visite potranno avvenire anche in zona arancione, ma entro i confini del comune di residenza. Sono vietate in zona rossa.

L’accesso alle seconde case è consentito in tutte le zone di rischio. Per il rientro non è richiesto l’esito negativo del tampone o il certificato di vaccinazione o guarigione.

Il pass vaccinale permetterà di spostarsi tra regioni di colore diverso. Per ottenerlo bisogna aver completato il ciclo di vaccinazione (sei mesi dal termine), essere guariti dal covid (sei mesi dalla data di emissione del certificato di guarigione) o presentare l’esito negativo del test molecolare o rapido (in questo caso vale 48 ore dalla data del test). Il pass è necessario anche per i minori, mentre sono esentati i bambini al di sotto dei due anni. Palazzo Chigi assicura che la certificazione rilasciata da uno degli Stati membri dell’UE è riconosciuta in Italia, mentre quella emessa da uno Stato terzo solo se la vaccinazione è riconosciuta come “equivalente a quella valida sul territorio nazionale”.

Scuole. In zona gialla e arancione si torna in aula fino alla fine dell’anno scolastico. In zona rossa riapriranno tutte le scuole fino alla terza media; soltanto il 50/70% degli studenti delle scuole superiori tornano a sedere sui banchi di scuola.

Anche le università sono pronte alla ripartenza: in zona gialla e arancione lezioni, esami e sedute di laurea si potranno svolgere in presenza; in zona rossa si continua con la didattica a distanza, ma c’è un’eccezione per i frequentanti del primo anno per i quali è prevista la possibilità di seguire le lezioni dal vivo.

A rallentare il rientro al 100% c’è anche il nodo sui trasporti pubblici. Il presidente del Consiglio Mario Draghi ha assicurato durante la conferenza stampa della scorsa settimana che lo Stato ha stanziato un programma da 390 milioni per il trasporto pubblico locale da attuare con le Regioni. Nel frattempo sui mezzi pubblici il limite della capienza resta al 50%.

Cultura. Gli operatori di cultura e spettacolo possono tirare un (seppure flebile) respiro di sollievo. Riaprono i luoghi della cultura, cinema, teatri, live-club e tornano gli spettacoli all’aperto, ma con capienza limitata. Le manifestazioni si possono svolgere unicamente con posti a sedere preassegnati (la prenotazione è obbligatoria) a condizione che venga rispettata la distanza di sicurezza di almeno un metro per spettatori non abitualmente conviventi e per il personale. Restano sospesi gli spettacoli in cui non è possibile rispettare tali condizioni.

La capienza consentita non può superare il 50% di quella massima dichiarata ed autorizzata; solo 1.000 spettatori per le manifestazioni all’aperto e 500 per quelle in luoghi chiusi (per ciascuna sala).

Ristorazione. In zona gialla bar e ristoranti riaprono sia a pranzo che a cena, ma solo con tavoli all’aperto: torna la regola delle quattro persone per ciascun tavolo, numero che può variare solo se i commensali sono conviventi. Il coprifuoco è confermato alle 22; nessun limite per i ristoranti di alberghi e strutture ricettive, purché i clienti siano ivi alloggiati.

Sport. In zona gialla sono ammessi gli sport individuali e da contatto all’aperto. Dal 15 maggio, sempre nelle zone a basso rischio, riapriranno le piscine. Per le palestre bisognerà aspettare il 1° giugno.

Sempre da giugno, in zona gialla tornano eventi e gare di livello agonistico aperte al pubblico. Come per gli spettacoli dal vivo, anche in questo caso si applicano alcune restrizione: la capienza consentita non può superare il 25% di quella massima dichiarata ed autorizzata; il numero di spettatori non può essere superiore a 1.000 per impianti all’aperto e a 500 per impianti al chiuso.

A moderare il rischio cui il Paese va incontro c’è l’aumento del numero di vaccinazioni e la spinta che dovrebbe avere la campagna con l’arrivo delle nuove fiale, tra cui  Johnson & Johnson. Delle quasi 20 milioni di dosi consegnate, l’Italia ha inoculato ben l’86,8%. I vaccinati con due dosi sono 5 milioni, mentre 7 milioni hanno ricevuto solo la prima. Tuttavia resta ancora alto il numero delle persone che devono ancora sottoporsi alla somministrazione, ben 45 milioni di persone, tra cui quasi il 90% degli over 16.

 

 

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