Nei giorni scorsi, a Roma, la Polizia ha arrestato un 22enne che il 13 ottobre avrebbe sequestrato e aggredito, con l'aiuto di un complice, un 32enne recatosi in casa sua per acquistare degli stupefacenti. Le Forze dell'Ordine indagano per identificare il secondo aggressore.
L'uomo aveva iniziato a perseguitare con messaggi di minacce la ex compagna dopo l'inizio della nuova relazione sentimentale di lei. È stato arrestato dai Carabinieri mentre tentava di sfondare la porta di casa della donna, con l'accusa di atti persecutori e ricettazione, per il furto di un'auto utilizzata per raggiungere la casa della ex fidanzata.
Un 38enne di origine marocchina, con sei condanne collezionate negli anni per spaccio, ricettazione e resistenza a Pubblico Ufficiale, è evaso a Pordenone alla fine del processo in cui è stato condannato a 12 anni di reclusione. All'uomo è stato concesso di entrare n aula senza braccialetto elettronico, ma dopo l'udienza non è tornato a casa.
L'uomo aveva molestato i clienti di diverse esercizi commerciali. Fermato e perquisito dai poliziotti, è stato trovato in possesso di un coltello di circa 20 centimetri. Il 33enne è già noto alle forze dell'ordine per ricettazione, resistenza e lesioni a Pubblico Ufficiale. A suo carico anche la misura di libertà vigilata.
La 38enne ha raggirato l'anziano gioielliere, facendogli credere di avere grosse disponibilità economiche e di fare acquisti anche per conto di una facoltosa zia. L'uomo ha capito di essere stato truffato quando, aperta una busta che sarebbe dovuta essere piena di soldi, vi ha trovato dentro numerosi block notes.
Avevano compiuto furti in abitazioni di Lucca, Capannori (Lucca), San Giuliano Terme (Pisa) e Svizzera, verso cui organizzavano dei veri e propri "viaggi di lavoro". Coinvolti 6 cittadini sinti e 2 italiani. Trovati durante le perquisizioni anche 78 grammi di hashish.
A Milano, un ragazzo marocchino che si trovava in Questura da non indagato, è stato accusato dalla Polizia di ricettazione. L'iPhone che possedeva ha squillato durante il colloquio con gli agenti e dall'altra parte del telefono c'era il legittimo proprietario.
L'uomo è stato beccato dai poliziotti con un sacco di juta pieno di "verdelli" di cui non ha saputo spiegare la provenienza, forse per compiere il reato di ricettazione di limoni.
I beni si trovano dislocati tra la provincia di Modena e di Reggio Emilia. Le indagini hanno permesso di risalire a un'organizzazione criminale gestita dall'uomo, che negli anni tramite la sistematica creazione di falsi crediti iva, aveva causato all'Erario un danno pari a decine di milioni di euro, a partire dal 2015.
La Polizia di Stato ha arrestato quattro uomini stranieri con l'accusa di concorso in contraffazione, riciclaggio di documenti di identità italiani, favoreggiamento dell'immigrazione clandestina e ricettazione. Tra i beneficiari dei documenti anche l'attentatore dei mercatini di Berlino del 2016.