Secondo le accuse, mentre la bambina si trovava da sola con il 64enne, sarebbe stata più volte palpeggiata e costretta a subire violenze sessuali. Le indagini a suo carico sono iniziate nel giugno scorso, quando il padre biologico della bambina ha denunciato le violenze subite dalla figlia.
Alla base del delitto ci sarebbe la preoccupazione da parte del padre che nessuno, dopo di lui, si sarebbe preso cura della figlia 45enne disabile. Poco prima del delitto le avrebbe somministrato una massiccia dose di farmaci nel tentativo di addormentarla.
orse un litigio scoppiato tra i coniugi avrebbe portato al folle gesto dell'uomo. Il padre adesso è stato sottoposto a fermo su disposizione del pm. Poche settimane fa il padre della bambina aveva postato una foto felice della famigliola al mare.
Un uomo ha picchiato e accoltellato a Salerno sua figlia e la compagna dopo aver scoperto la loro relazione gay. Le ragazze, che presentavano escoriazioni e ferite d'arma da taglio, hanno denunciato il fatto ai Carabinieri. La vicenda è stata resa nota dal consigliere regionale campano, Francesco Borrelli.
La famiglia di Palermo era in vacanza dal 26 giugno. Il bimbo di 6 anni è morto sabato scorso dopo 36 ore di vomito e dissenteria; il padre è in gravissime condizioni, attaccato a un respiratore. Sul caso stanno indagando la Procura di Sharm el Sheik e il Consolato Onorario italiano. La madre: "Aiutateci a rientrare a casa".
"Ero depressa", ha detto la ragazza iscritta da 18 anni presso la facoltà di Medicina, senza mai riuscire a laurearsi. È per questo motivo che il Tribunale di Napoli ha sospeso l'assegno di mantenimento paterno che permetteva alla 36enne di continuare a pagare la retta universitaria.
Prima due colpi, poi altri due o tre quando Gianluca era già a terra senza vita fino alla chiamata al 118: "Venite, ho ucciso mio figlio". Ora però, la difesa ha reso definitiva l'assoluzione di Mario Colleoni perché "il fatto non sussiste".
Il padre della ragazzina, all'epoca ancora minorenne, è stato condannato per aver abusato della figlia costringendola ad avere rapporti sessuali con lui.
La sentenza della Corte d'Assise di Torino, arrivata dopo sei ore di camera di consiglio, ha assolto il ragazzo perché il fatto non costituisce reato. "Cosa faremo adesso?", ha detto il ragazzo, "Andremo a casa e ci abbracceremo".