venerdì, 29 Marzo 2024

Salerno, non accetta la relazione omosessuale della figlia: padre accoltella le due ragazze

Un uomo ha picchiato e accoltellato a Salerno sua figlia e la compagna dopo aver scoperto la loro relazione gay. Le ragazze, che presentavano escoriazioni e ferite d'arma da taglio, hanno denunciato il fatto ai Carabinieri. La vicenda è stata resa nota dal consigliere regionale campano, Francesco Borrelli.

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“Una storia folle e agghiacciante, come può un padre arrivare a tanto nei confronti di una figlia? Sono rimasto sconcertato da questa vicenda, e siamo pronti a offrire alle due ragazze tutto il supporto necessario“. Con queste parole, si è espresso il consigliere campano di Europa Verde, Francesco Borrelli, sulla vicenda accaduta lo scorso 6 agosto, quando a Salerno un uomo ha accoltellato la figlia e la sua compagna, poiché contrario alla loro relazione gay.

Francesca e Immacolata, rispettivamente di 39 e 23 anni, hanno denunciato il fatto ai Carabinieri di Crotone. Le ragazze erano arrivate in Campania per lavorare e sono state ospitate a casa di un parente di Immacolata, dove poi è avvenuta l’aggressione. La coppia è tornata in Calabria e si è recata al pronto soccorso per le cure mediche: entrambe presentavano escoriazioni e lievi ferite da taglio sul corpo. La vicenda è stata resa nota dallo stesso Borrelli con un post su Facebook, dove ha aggiunto: “Chiediamo alle Forze dell’Ordine di tutelarle. È assolutamente necessario per evitare una possibile tragedia. Inoltre chiediamo che le Forze dell’Ordine e la magistratura intervengano rapidamente. Nel 2022 è assurdo rischiare la vita per i propri orientamenti sessuali”.

Il racconto di Immacolata

Mio padre ci ha detto: “Voglio fare 30 anni di carcere, volete morire insieme? È arrivato il momento”, poi ci ha colpito. Mia madre ha assistito all’aggressione e non ha fermato mio padre, anzi ha provato a bloccarci mentre scappavamo. Entrambe abbiamo riportato qualche ferita, ma siamo riuscite a fuggire. Fino alle 5 del mattino però mio padre ci ha inseguite e minacciate. Abbiamo chiamato il 112 e i Carabinieri sono intervenuti accompagnandoci nel nostro domicilio di Salerno per fare le valigie e tornare poi a Crotone in sicurezza. Lui a oggi nega tutto, ma abbiamo le prove di quello che ha fatto.

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