I Carabinieri hanno denunciato il 13enne con l'accusa di lesioni personali nei confronti di un compagno di classe. La colpa della vittima sarebbe stata quella di intervenire a favore di un altro compagno che in quel momento veniva bullizzato.
L'uomo si è messo a colpire la compagna con una bottiglia fino a farle sanguinare la testa, quando lei è riuscita a sottrarsi alla furia dell'aggressione è scappata con l'autobus ed è corsa in Commissariato.
I militari sono intervenuti per evitare che il padre picchiasse la figlia, ma dopo aver visto la pattuglia il 60enne sarebbe andato su tutte le furie aggredendo i militari.
Il giovane è uscito dal locale minacciando di dare fuoco all'auto di uno dei titolari, ferendone uno con un paletto di legno. Il 64enne avrebbe accusato il malore, ha perso conoscenza ed è stato trasportato all'Ospedale di Massa dal 118, dove è purtroppo deceduto poche ore dopo.
Ha proposto ad un uomo di comprare la droga e lo ha ferito con delle forbici dopo che il giovane si è rifiutato. La vittima ha cercato rifugio in un bar, ma è stato inseguito e nuovamente minacciato insieme al titolare.
I fatti sono avvenuti nella notte del 12 settembre scorso, quando il 23enne, dopo essere stato fermato all'alt dei Carabinieri, è fuggito speronando la pattuglia e investito un militare. Ha poi perso il controllo dell'auto, risultata essere stata rubata, ed è finito contro un albero. A bordo tre ragazze, una è rimasta ferita in modo grave.
Il centauro è stato aggredito per futili motivi dal 72enne, che lo ha picchiato con un bastone di legno e minacciato di morte. In seguito alla perquisizione, l'aggressore è risultato in possesso anche di due coltelli a serramanico. L'uomo, già noto alle Forze dell'Ordine, è stato denunciato.
Alle ore 6 di questa mattina, un 38enne è stato arrestato per aver gravemente ferito la compagna con calci e morsi. Non era la prima volta che la donna subisse violenze e umiliazioni. Sempre a Genova, nella giornata di ieri, per un 66enne sono scattate le manette per aver pedinato una donna da oltre 1 anno e minacciata anche di morte.
La donna non ha rispettato il divieto di avvicinamento al marito e ai figli a cui era stata sottoposta per i reati di maltrattamenti in famiglia e lesioni personali aggravate.
La vittima è stata picchiata brutalmente nel punto in cui era collocata la sacca addominale. Sequestrati i cellulari dei bulli ed anche una pistola scacciacani.