L'attacco, avvenuto nella Chiesa di Santa Maria, ha generato preoccupazioni nella comunità locale e ha sollevato interrogativi sulla sicurezza delle istituzioni religiose.
Il ministro dell'Interno iraniano, Ahmad Vahidi, ha annunciato gli arresti di "alcuni agenti" collegati all'attacco terroristico, sottolineando che ulteriori dettagli saranno forniti dall'intelligence.
Le operazioni di arresto, condotte all'alba, hanno interessato principalmente le città di Istanbul e Ankara, ma sono state estese ad altre province turche, tra cui BalÕkesir, Bolu, Düzce, KÕrşehir, Konya, Sakarya e Samsun.
A Kabul si è verificata una forte esplosione e si sono uditi degli spari a seguito dell'irruzione di un gruppo armato in un albergo a Shahr-e-naw, una delle principali aree commerciali della città. La capitale dell'Afghanistan continua a essere poco sicura nonostante i talebani al potere abbiano affermato di aver alzato i livelli di sicurezza.
Le forze di sicurezza iraniane hanno nuovamente aperto il fuoco sulla folla di manifestanti, uccidendo una persona. Sul web continuano a essere diffusi video che testimoniano altri manifestanti uccisi. Nella mattinata il presidente Ebrahim Raisi ha condannato l'attacco rivendicato dall'Isis, in cui sono morte 15 persone.
Ad annunciarlo il Presidente degli Stati Uniti, Joe Biden. Ucciso il capo dell'Isis, Abu Ibrahim al-Hashimi al-Qurayshi, e altre 13 persone, tra cui la sua famiglia.
La ragazza finita in manette è una italiana di origini kosovare, radicalizzata in Italia da quando aveva 16 anni, fervente sostenitrice dello Stato Islamico.