La Procura di Pavia ha richiesto il rinvio a giudizio di Shmuel Peleg e Abutbul Gabriel Alon entrambi accusati del sequestro di Eitan, il bambino sopravvissuto alla tragedia del Mottarone avvenuta il 23 maggio dello scorso anno. Annunciata la ricostruzione della funivia del Mottarone, apertura prevista nel 2024.
Dopo il ricorso respinto del nonno materno, il 3 dicembre il piccolo Eitan, sopravvissuto alla tragedia del Mottarone, tornerà in Italia con la zia paterna.
Su Gabriel Alon pendeva un mandato di arresto europeo e nonostante l'uomo sia anche sospettato di aver fatto parte di un'agenzia americana di contractor, e quindi abituato a muoversi con tecniche di anonimato, la Polizia cipriota è riuscita a rintracciarlo seguendo il suo cellulare.
Tadini, capo servizio della funivia era stato arrestato dopo aver confessato di aver lasciato inseriti i forchettoni che impediscono ai freni di entrare in funzione in caso di emergenza.
Il nonno, Shmuel Peleg, a Non è l'Arena ha dichiarato: "Non sono d'accordo sul fatto che abbia preso Eitan in modo illegale. Sono una persona che rispetta la legge, educo i miei figli al rispetto della legge."
É stato emanato un mandato anche per l'uomo che guidava la macchina con cui il bimbo fu condotto a Lugano per essere imbarcato su un aereo diretto a Tel Aviv.
Al Tribunale di Pavia, i nonni materni hanno chiesto di rimuovere il ruolo di tutrice attribuito alla zia paterna Aya e chiesto che la documentazione relativa alla nomina della zia sia inviata alla Procura di Torino per profili di falsità
Il nonno materno annuncia già ricorso contro la decisione del Tribunale di Tel Aviv che ha stabilito il ritorno in Italia per il piccolo Eitan Biran, dalla zia paterna.