Questa mattina 23 novembre a Canelli, in provincia di Asti, un 61enne avrebbe ucciso il figlio di 28 anni al termine di una lite. Sarebbe stato l'uomo ad avvertire le Forze dell'Ordine che successivamente lo hanno arrestato con l'accusa di omicidio.
All'auto erano stati applicati stemmi, loghi e parti meccaniche originali della casa automobilistica di Maranello come cerchi, pinze freno, cofano anteriore e posteriore, passaruota e volante. L'auto era stata resa praticamente identica alla Ferrari F430.
Tre auto sono rimaste coinvolte in un incidente, a causa della presenza di una famiglia di cinghiali che ha invaso la strada e reso inevitabile l'impatto.
Il dispositivo ad Alto Impatto ha consentito di identificare 170 persone, 7 delle quali accompagnate in Questura per accertamenti, di queste 4 sono state denunciate a piede libero, tra loro 2 inottemperanti alla normativa sugli stranieri.
Quattro cittadini albanesi sono finiti in carcere per aver creato nell'Astigiano un ampio giro di spaccio di cocaina. Otto persone, che collaboravano con i pusher, sono stati sottoposti all'obbligo di presentazione alla Polizia Giudiziaria.
Questa mattina, ad Asti, un uomo è stato arrestato per stalking nei confronti della sua ex. La Polizia lo ha colto in flagrante mentre provava a dare fuoco alla casa dei genitori della ragazza che, per paura, nell'ultimo periodo si era allontanata dalla città .
Le Fiamme Gialle di Asti hanno eseguito la confisca di beni per 670mila euro ai danni dell'imprenditore Pierpaolo Gherlone. L'uomo è stato condannato per aver commesso il reato di bancarotta fraudolenta e di aver falsificato i bilanci per usufruire dei contributi Covid-19.
Da questa mattina, 12 luglio, la polizia di Torino sta eseguendo numerose perquisizioni nei confronti di diverse persone accusate di associazione a delinquere finalizzata al traffico internazionale di sostanze stupefacenti, detenzione di armi e riciclaggio di denaro provento di delitto. Oltre a Torino, l'operazione riguarda le province di Milano, Varese, Alessandria, Napoli ed Asti.
I funerali sono stati organizzati dai servizi sociali che non si sarebbero premurati di avvisare la madre e il padre. Questi ultimi avrebbero saputo delle esequie una settimana dopo, mediante altre fonti.
Dopo 12 istanze, e altrettanti rifiuti, la vicenda di Maximiliano Cinieri arriva alla conclusione con la concessione degli arresti domiciliari da parte dei giudici della Corte d'Appello di Torino.