venerdì, 29 Marzo 2024

Detenuto malato di Sla, Corte d’Appello di Torino concede i domiciliari dopo 12 rifiuti

Dopo 12 istanze, e altrettanti rifiuti, la vicenda di Maximiliano Cinieri arriva alla conclusione con la concessione degli arresti domiciliari da parte dei giudici della Corte d'Appello di Torino.

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Concessi gli arresti domiciliari a Maximiliano Cinieri. Dopo l’ultimo rigetto della richiesta da parte del tribunale di Asti, avvenuto lo scorso aprile, oggi arriva invece la decisione della Corte d’Appello di Torino che concede all’ex allenatore di Squadre di Calcio dilettantistiche di scontare la pena al di fuori del carcere visto il peggioramento delle sue condizioni di salute dovute alla Sla. L’avvocato di Cinieri, Andrea Furlanetto, aveva presentato 12 istanze allegando quattro perizie mediche che accertavano il peggioramento delle condizioni di salute dell’uomo, ma per il Tribunale di Asti e quello del Riesame non erano gravi abbastanza da scontare la condanna al di fuori della prigione. Visti i peggioramenti della malattia avvenuti nelle ultime settimane, i Giudici della Corte d’Appello di Torino hanno accettato la richiesta del legale.

Nella motivazione i giudici d’Appello scrivono: “Le condizioni di salute di Cinieri sono da ritenersi incompatibili con la detenzione in carcere, deve essere pertanto accolta la richiesta di sostituzione della misura cautelare in atto con gli arresti domiciliari“. Lo stato di salute dell’ex allenatore sono peggiorate talmente tanto che ha perso l’uso di braccia e gambe, non riuscendo nemmeno più a nutrirsi in autonomia. Attualmente l’uomo si trova già presso la sua abitazione dove finirà di scontare la condanna di 8 anni per estorsione.

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