La Procura della Repubblica di Rimini ha depositato la conclusione delle indagini per i 21 genitori che hanno chiesto a un medico di falsificare certificati vaccinali dei propri figli al fine di eludere l’obbligo relativo alla frequentazione della scuola. Il dottore, invece, iscritto all’Ordine dei Medici di Pesaro, e che falsificava i documenti vaccinali, risulta deceduto nel 2019. Corruzione per un atto contrario ai doveri d’ufficio e falsità ideologica commessa dal privato in atto pubblico: questi i reati contestati da parte della Autorità Giudiziarie.
Trecento euro per un certificato falso
L’indagine dei Carabinieri di Riccione risale agli anni immediatamente precedenti al Covid e riguarda bambini che vanno dai 2 ai 14 anni. Secondo quanto emerso, ogni falso certificato di vaccinazione veniva pagato 300 euro. Queste le motivazioni per cui 21 genitori, che tra il 2016 e il 2018 grazie al medico compiacente hanno evitato di sottoporre i figli a vaccinazione obbligatoria per frequentare le aule scolastiche ricorrendo a falsi certificati, sono stati rinviati a giudizio.