domenica, 5 Maggio 2024

Rottura tra Movimento 5Stelle e Rousseau, Casaleggio: “Scelta dolorosa ma inevitabile”

L'Associazione Rousseau decide di separarsi dal M5S dopo lunghi anni di collaborazione. Chiarisce le cause in un post.

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Divorzio fra MoVimento 5 Stelle e Casaleggio. “L’Associazione Rousseau cambia strada”. Inizia così il post con cui l’associazione fondata da Gianroberto e Davide Casaleggio annuncia la rottura con il partito. “La scelta è dolorosa, ma inevitabile. In questi 15 mesi abbiamo sollecitato costantemente la risoluzione delle criticità. Per otto lunghi mesi abbiamo richiesto più volte di condividere un progetto comune con responsabilità e perimetri ben definiti dei ruoli reciproci e abbiamo proposto concretamente un accordo di partnership per rafforzare e chiarire il legame tra Rousseau e il Movimento così come indicato dagli iscritti attraverso il voto. Abbiamo cercato, in ogni modo, di mantenere forte quel rapporto speciale che ha permesso ad una forza politica di diventare protagonista della storia del nostro Paese e di portare nelle istituzioni migliaia di cittadini con l’elmetto”.

Insomma, sembra una separazione obbligata quella fra il M5S e l’associazione, che si è occupata fino ad oggi di sostenere e sviluppare una piattaforma di democrazia partecipata con il compito di promuovere la cittadinanza attiva attraverso iniziative di portata internazionale.
Rousseau ha deciso di cambiare strada rispetto a quella percorsa sino ad oggi con il M5S.

Il post continua, chiarendo le cause di questa scelta: “Stare insieme deve essere una scelta reciproca e deve presupporre rispetto e assunzione di responsabilità da ambo le parti. E questo, purtroppo, non si è verificato“. L’Associazione Rousseau, andando al nòcciolo della questione, chiarisce: “A fronte dell’enorme mole di debiti cumulati dal MoVimento 5 Stelle nei confronti dell’Associazione Rousseau e della decisione di chi ritiene di essere il gruppo dirigente del MoVimento di impartire ai portavoce un invito diretto a violare espressamente lo Statuto stesso del MoVimento, omettendo di versare, già dal mese di aprile, il contributo stabilito per i servizi erogati, questa mattina abbiamo dovuto comunicare a tutto il personale di Rousseau che siamo costretti ad avviare le procedure per la cassa integrazione”.

Rousseau, rende pubblici nel proprio post anche le restrizioni alla quale si sottoporrà a causa di tutta una serie di indiscrezioni sopra citate. “La piattaforma rimarrà attiva ma con pesanti ridimensionamenti. Da parte nostra, proseguiremo nell’onorare i patti fino a che non siano consensualmente modificati da soggetti legittimati a farlo, nel rispetto delle regole che la comunità del MoVimento ha deciso di darsi”, prosegue l’Associazione.

A tal fine, quindi, è possibile intuire l’ingresso di nuovi protagonisti ed infatti, spiega Rousseau, “Partiremo con un nuovo progetto e con nuovi attori protagonisti, ma non sarà facile. Dovremo risolvere tutti i pesanti problemi economico-finanziari che ci sono stati addossati e trovare strategie di sostenibilità per il futuro” mettendo in evidenza la natura stessa dell’Associazione: “Rousseau diventerà uno spazio aperto, laico e trasversale. Uno spazio per dare voce a tutti coloro che vorranno aggregare persone attorno a battaglie, temi o proposte. Uno spazio che ha l’ambizione di realizzare la più grande ‘lobby’ dei cittadini attivi“.

“Lavoreremo per costruire un potente media civico che sia in grado di attivare, da una parte, concrete azioni di partecipazione attiva e di cittadinanza digitale e dall’altra, di incubare quelle nascenti composizioni civiche che diventeranno protagoniste dello scenario politico del futuro”. Con l’obiettivo di rendere politicamente attivi tutti i cittadini, soprattutto i giovani che tendono a tenersi molto lontani da tutto ciò che riguarda la politica, dimenticando che posseggono un diritto a riguardo, e che devono esercitarlo al meglio.

A questo proposito, il post chiarisce: “Le nuove generazioni andranno oltre i partiti e i movimenti. Costruiranno un’identità collettiva e politica che sarà disegnata su una estrema personalizzazione degli interessi civici individuali e sulle battaglie che i singoli cittadini costruiranno dal basso. Parallelamente a questo piano orientato al futuro dei prossimi anni, continueremo ancora oggi a rispettare le promesse fatte a tutti coloro che, in questi anni, hanno creduto nell’idea di movimento come possibilità di coinvolgimento attivo. Sentiamo una profonda responsabilità verso ognuno di loro”.

Volgendo verso la conclusione, Rousseau manda un messaggio di speranza rispetto al futuro che ci aspetta. “Ci siamo e ci saremo. Nelle prossime settimane incontreremo tutti coloro che vorranno costruire il futuro insieme a noi e con loro progetteremo i passi successivi” non escludendo che: “Sarà un futuro difficile e in salita, ma coerente, sfidante e intellettualmente onesto come siamo sempre stati. Oggi siamo a terra, ma ci rialzeremo perché noi siamo MoVimento“.

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