La rete dei sostenitori di Patrick Zaki riporta che il ricercatore “ha deciso di tenere con sé” la lettera scritta per Liliana Segre “per dargliela a mano quando tornerà di persona”.
Patrick Zaki è un ricercatore e attivista siciliano, ma dal 7 febbraio 2020 si trova in detenzione preventiva, fino a data da destinarsi. Decide, dunque, di ringraziare dal carcere di Tora una persona in particolare, per l’amore e il sostegno che essa avrebbe dedicato a lui: la senatrice Liliana Segre.
“La madre e la fidanzata di Patrick gli hanno fatto visita nella sua struttura di detenzione. Patrick ha dato loro dei succhi di frutta per idratarsi perché conosce i problemi delle visite quando c’è un clima così caldo. Gli ha dato anche questi regali fatti a mano, fatti di sapone, uno è una chiesa per sua madre e l’altro ha inciso il nome della sua ragazza. Gesti che descrivono accuratamente l’anima amorevole di Patrick”, rivelano i sostenitori.
Patrick “è stato informato della data della prossima udienza, ma non ha mostrato alcun interesse, ha detto che ha capito che le sessioni di udienza non contano e non lo faranno uscire. Tuttavia, è ancora forte e resiliente, è positivo e pensa che tornerà ai suoi studi presto. Manda il suo amore, la sua gratitudine e il suo apprezzamento a tutte le sue amiche/i, professoresse/i e alla sua università per il loro continuo sostegno”.
I sostenitori del ricercatore concludono: “è una visita che ci lascia con il cuore pieno d’amore e la mente piena di domande, sperando che questa udienza sia diversa e possa portarci buone notizie”.