martedì, 30 Aprile 2024

Migranti, vertice tra Italia, Tunisia e Unione Europea: linea diretta per la prevenzione

Al centro del confronto: controllo dei flussi migratori irregolari, contrasto ai trafficanti di esseri umani, sviluppo delle attività economiche legali

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Oggi a Tunisi si è tenuto un importante incontro sull’immigrazione al quale hanno partecipato la ministra dell’Interno italiana, Luciana Lamorgese, il presidente della Repubblica Tunisina, Kaïs Saïed, e Ylva Johansson, commissaria europea per gli Affari interni.

La responsabile del Viminale confida in una maggiore flessibilità sui rimpatri e in una linea diretta tra le autorità italiane e quelle tunisine, per segnalare tempestivamente la partenza delle barche di migranti dalle coste.

Poi ha parlato degli obiettivi di Tunisia e Italia nel quadro europeo: ”Con la commissaria Johansson abbiamo affrontato questa seconda missione, per poter finalmente tracciare insieme alle autorità tunisine le grandi direttrici politiche lungo le quali si dovrà sviluppare il partenariato strategico tra Unione Europea e Repubblica tunisina’‘. Inoltre la ministra si è soffermata su un altro obiettivo: “aiutare concretamente la Repubblica tunisina ad affrontare sfide molto complesse; prima tra tutte quella che riguarda il futuro dei giovani di questo Paese che legittimamente aspirano, come i loro coetanei europei, a soddisfacenti condizioni lavorative e di vita”.

Sulla questione dei flussi è tornato il presidente Saïed, parlando della “necessità di adottare un approccio globale sulla migrazione, oltre le soluzioni di sicurezza che hanno dimostrato i loro limiti“. E ancora: bisogna “affrontare le ragioni profonde di questo fenomeno, combattendo la povertà e la disoccupazione e sostenendo le politiche di sviluppo nei Paesi di origine”. Unione Europea, Tunisia e Italia, conclude “hanno espresso la voglia di rafforzare la partnership in diversi settori, soprattutto quelli economici e sociali“.

La commissaria Johansson “ha rinnovato l’impegno dell’Unione Europea a sostenere il processo democratico in Tunisia, uno dei principali partner dell’Ue“. Ha inoltre elogiato “l’integrazione della comunità tunisina nelle società europee e il loro ruolo attivo nel tessuto economico dei Paesi dell’Unione“. Anche Johansson indugia sul nodo-immigrazione: “Tunisia e Unione Europea hanno espresso la loro determinazione a combattere le reti criminali della tratta di esseri umani, che sfruttano le difficili condizioni economiche di alcuni gruppi vulnerabili per trarne profitto“.

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