Le operazioni di ricerca dei quattro dispersi nell’esplosione della centrale a Bargi, vicino al lago di Suviana nel bolognese, proseguono oggi dopo la sospensione di ieri per motivi di sicurezza. La Procura di Bologna ha avviato un’inchiesta con le ipotesi di reato di disastro colposo e omicidio colposo.
Nell’incidente, tre operai hanno perso la vita e cinque sono rimasti gravemente feriti riportando ustioni. La speranza di trovare i dispersi vivi è tenuta viva, ma le complesse condizioni dello scenario non lasciano molte possibilitĂ di sopravvivenza, come afferma Luca Cari, responsabile della comunicazione in emergenza del Corpo nazionale dei Vigili del fuoco.
La rabbia dei sindacati è palpabile, e oggi è stata indetta una giornata di sciopero generale di 8 ore a Bologna per tutte le categorie lavorative, come atto di protesta contro questa nuova tragedia sul lavoro.
Il sindaco di Bologna, Matteo Lepore, ha dichiarato che sebbene la struttura non sia considerata a rischio di crollo, molte stanze sono allagate, rendendo necessario capire dove i dispersi potrebbero essere rifugiati o dove potrebbero trovarsi. L’incidente è avvenuto a circa 70 metri di profonditĂ , dove si è verificato un incendio alla turbina e il crollo strutturale di un solaio, causando l’inondazione delle stanze.
Enel Green Power ha dichiarato che collaborerĂ pienamente con le autoritĂ per accertare le cause dell’incidente. Il CEO, Salvatore Bernabei, si è recato sul luogo per coordinare le attivitĂ aziendali in collaborazione con le autoritĂ competenti. La centrale era coinvolta in lavori di efficientamento con diverse aziende, e al momento dell’incidente era in corso il collaudo del secondo gruppo di generazione.