Nella zona del confine tra gli stati del Bihar e dell’Uttar Pradesh, a nord dell’India, sono stati ritrovati circa 40 corpi nel fiume Gange, come rendono noto i media indiani. Secondo alcuni mezzi d’informazione, i corpi trovati nel Gange sarebbero anche di più, almeno un centinaio; le loro condizioni suggeriscono che fossero lì da giorni.
I media ipotizzano che i cadaveri potrebbero essere di persone morte per COVID-19. L’ipotesi è sostenuta da diverse testimonianze di residenti, secondo le quali i corpi ritrovati sono stati gettati nel fiume per il sovraffollamento dei siti di cremazione o perché le famiglie non potevano permettersi di sostenere le spese funebri.
Da diverse settimane l’India sta vivendo un vero e proprio incubo a causa della pandemia: sono stati registrati più di 22,6 milioni di contagi e circa 250mila decessi da Covid-19.
È proprio in India che dall’inizio dell’emergenza pandemica sono stati registrati i dati ufficiali più alti di tutto il mondo: tra fine aprile e inizio maggio, e ultimamente per diversi giorni consecutivi sono stati registrati oltre 400mila contagi.