Arriva chiaro l’urlo partito in questi minuti da Fabriano: “Basta delocalizzazioni, non chiudete Fabriano, +Italia -Polonia – Lavoro”. Si leggono queste parole sullo striscione in testa alla manifestazione di protesta, appena partita a Fabriano, in provincia di Ancona, organizzata dal Coordinamento sindacale di Elica.
Varie le bandiere delle sigle sindacali presenti, sventolate da più di 300 operai e non solo della multinazionale fabrianese, leader mondiale nel settore delle cappe aspiranti. L’azienda ha annunciato un piano strategico che prevede esuberi, delocalizzazioni e la chiusura del sito produttivo di Cerreto D’Esi. Gli operai protestanti sono accompagnati da altre tute blu di Whirlpool, Indelfab, Electrolux, Faber e dell’indotto del distretto economico di Fabriano.
“Vergogna” e “Lavoro” sono le parole urlate dal corteo, che si è mosso dal piazzale della Indelfab per marciare verso i cancelli della sede di Elica, fondatore del Gruppo.
Presenti le forze dell’ordine, a vigilare sul corretto svolgimento della manifestazione, che prevede anche tre ore di sciopero, dalle 10 alle 13. Sono state chiuse al traffico le due arterie interessate dal corteo.