sabato, 27 Luglio 2024

La verità sul genocidio palestinese, gli orrori si protraggono dal 48′ al 2023

Sapevate che l'esercito di Israele utilizza una sostanza chimica letale? Parliamo del fosforo bianco come componente delle pallottole. Questa sostanza può bruciare la carne fino all'osso.

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Ad oggi, il numero di palestinesi deceduti ha superato quello in seguito all’esodo palestinese di Nakba del 1948. Nel 48′ 750.000 civili sfollati, 15.000 uccisi,  nel 2023, 1.700.000 sfollati e 20.031 uccisi.

La Corte Suprema di Israele rifiuta la richiesta di Amnesty International di dichiarare anticostituzionale per i soldati sparare ai civili disarmati. Il ‘cessate il fuoco’ di soli quattro giorni non è servito a nulla, dato che anche durante questo periodo di ‘pausa’, Israele ha continuato a bombardare la Striscia di Gaza. Stando alla testimonianza via social di una giovane donna palestinese, solo nella giornata di lunedì, ci sono stati 1000 morti nel lasso di tempo di ventiquattro ore (link testimonianza sul profilo di @wizard_bisan1 https://www.instagram.com/reel/C0YyzYLAOr6/   ).

Sapevate che l’esercito di Israele utilizza una sostanza chimica letale? Parliamo del fosforo bianco come componente delle bombe. Questa sostanza può bruciare la carne fino all’osso.

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In un momento storico come questo bisogna fare molta attenzione a ciò che si legge: i media occidentali filtrano le notizie prendendo parte ai soliti giochi di potere di convenienza, in collaborazione col governo israeliano. Minacce e censura non sono comunque riuscite a fermare i portavoce del popolo palestinese e grazie a svariati profili instagram (che consiglio caldamente di andare a seguire), possiamo informarci e leggere e diffondere la verità di ciò che sta realmente accadendo; alcuni fra questi sono : @eye.on.palestine, @landpalestine, @giovanipalestinesi.it, @palestinianheart.

Proprio tramite questi organi di informazione, ho scoperto molte realtà su cui si è taciuto per troppo tempo. Parliamo del quartiere di Sderot, nella zona israeliana occidentale. Sono stati diffusi filmati ritraenti vicini di quartiere, in terrazzo, intenti ad osservare il genocidio e a brindare al suono di ogni bombardamento.

Nel frattempo, 3 case demolite dalle forze armate e oltre 1000 palestinesi sfollati dall’area cisgiordanica meridionale. Il villaggio di Zanuta è vuoto in seguito allo spostamento di massa dei 150 abitanti, minacciati da incursioni notturne dei militari. Nella zona di South Hebron le scuole sono attualmente inaccessibili e gli studenti terrorizzati dalle incursioni militari, di cui la prima è avvenuta nella scuola di Twani in data 12 novembre; nella stessa area il 29 novembre, i contadini della zona sono stati privati delle loro terre. Nel villaggio di Umn al-Khair, tutti gli abitanti sono costretti ad esporre la bandiera israeliana, alternativa lo sfollamento o le minacce di morte.

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