domenica, 28 Aprile 2024

Nuovi sbarchi a Lampedusa e Livorno, la crisi umanitaria è sempre più allarmante

Nuovi sbarchi di migranti, 5 gruppi intercettati solo questa settimana nel Mediterraneo Centrale, approdano a Lampedusa e Livorno.

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La sera del 9 ottobre, sono sbarcati a Lampedusa 332 migranti, provenienti da Gambia, Sudan e Siria.

Rintracciati dalla Capitaneria di Porto, i gruppi hanno diverse provenienze: il primo è partito da Sabrata (Libia), 17 persone fra cui un uomo invalido, non cammina da 8 anni, una donna ed un minore. Il secondo gruppo, 46 passeggeri, 11 donne e 8 minori, è stato intercettato dalla Guardia di Finanza. I passeggeri, provenienti da Sfax, presentavano buone condizioni di salute. Sono approdati al Molo Favaloro. L’ultimo gruppo, invece, di 17 persone, intercettato dalla motovedetta della Cp8, è partito da Zarzis, i passeggeri hanno dovuto pagare 6mila dollari tunisini per poter intraprendere il viaggio.

In seguito al controllo sanitario, sono stati condotti nell’hotspot di contrada Imbriacola. Alle 19, erano presenti 245 migranti, oggi in partenza 180, imbarcati su un volo Oim per Bergamo.

La crisi umanitaria continua, fra sabato e domenica, si sono verificati altri casi di emergenza di soccorso nel Mediterraneo Centrale. La Life Support di Emergency, ha soccorso 69 migranti, attesi al Porto di Livorno alle 21.30. I profughi sono partiti da Libia, Egitto, Marocco, Siria, Tunisia. Stando alle dichiarazioni di Emanuele Nannini, capomissione di Life Support: “Non ci sono emergenze mediche, ma ci sono casi sanitari che stanno venendo seguiti dal nostro staff medico e infermieristico”.

Il soccorso è avvenuto in due fasi, sabato mattina, nella Sar Libica, sono state salvate 21 persone, partite da Tripoli la notte precedente, domenica sono state salvate altre 21 persone nella Sar Maltese, a bordo di una barca di legno a cui non funzionava più il motore.

I CPR: la gestione della situazione migratoria al limite della legalità.

Con le nuove dichiarazioni della Presidente Meloni sulla gestione della situazione migranti, il dissenso pubblico verso la leader politica aumenta. Dopo aver messo in atto il decreto a favore dei CPR (centri di permanenza per il rimpatrio), dai quali si potrà uscire solo pagando la cauzione della modesta cifra di 5000 euro, ha trovato l’opposizione del governo di Catania che si è rifiutato di detenere 3 migranti tunisini. La politica di Meloni, valutata illegittima e anticostituzionale, non è compatibile con gli articoli 8 e 9 della Costituzione Italiana. La responsabile del Dipartimento immigrazione Fratelli d’Italia, Sara Kelany, dichiara che Catania sta anteponendo la propria ‘ideologia’ a un ‘diritto’.

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