Sanremo 2023, dispiegate 250 unità, tra antiterrorismo, cyber sicurezza, unità prevenzione crimine e reparti speciali oltre ai controlli via mare per la Costa Smeralda.
Tutte misure precauzionali prese per paura che l’enorme visibilità mediatica della nuova edizione del Festival porti ad attacchi e blitz degli anarchici, a rafforzare questa possibilità c’è la minaccia ricevuta tramite telefonata che cita “A Bologna ci sarà un grave attentato, in relazione ai fatti di Cospito“.
Il caso Cospito riguarda una delle figure più controverse del movimento anarchico, Alfreo Cospito ritenuto uno dei leader della Fai (Federazione Anarchica Informale) un gruppo rivoluzionario che si serve di intimidazioni armate. Alfredo, la mente di vari attentati, è in carcere da 10 anni in quanto ritenuto colpevole dell’attentato all’ad di Ansaldo Nucleare, rivendicato poi dal Nucleo Olga della Fai con una lettera inviata al Corriere della Sera.
Oltre all’accusa sopracitata, Alfredo Cospito è stato accusato durante la sua permanenza in carcere, anche dell’attentato alla scuola dei carabinieri di Fossano, due ordigni nei cassonetti appena fuori l’edificio esplosero senza causare danni o morti, la corte d’appello lo condannò ad ulteriori 20 anni.
Gli attentati legati a questa figura si evolvono poi in vari incendi provocati dagli attivisti, accompagnati da messaggi e rivendicazioni intimidatorie che invitano a proseguire la lotta al 41 bis, tra le manifestazioni violente abbiamo l’incendio di due auto della Polizia Locale di Milano, attentato avvenuto due giorni fa.
In vista di un possibile attentato legato al caso Cospito e visti i precedenti legati alla Fai, la vigilanza al Festival sarà di altissimo livello, con il Viminale che ha ritenuto necessario inviare unità di rinforzo tra quelle antiterroristiche ed intelligence aggiungendo inoltre ulteriori controlli di sicurezza all’ingresso posizionando vari metal detector.
