venerdì, 26 Aprile 2024

Festival del Cinema di Roma, Emma Marrone debutta come protagonista: l’intervista

Durante la 20^ edizione di Alice nella Città al Festival del Cinema di Roma, si è tenuta una masterclass con l'artista protagonista del nuovo film di Stefano Chiantini "Il Ritorno". Emma nel ruolo di Teresa, si racconta nei panni di attrice.

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Nel pomeriggio di ieri 19 ottobre durante il Festival del Cinema di Roma si è tenuta la Masterclass con Emma Marrone presso l’Auditorium della Conciliazione. Si è discusso principalmente del film ‘Il Ritorno’ che ritrae l’artista come protagonista, con la regia di Stefano Chiantini. Durante l’intervista, diretta dalla giornalista Piera Detassis, Emma si è raccontata nei panni di Teresa, una donna di un quartiere difficile nelle periferie di Roma.

All’interno dello stesso, la disoccupazione è un tasto piuttosto dolente e questo costringe la protagonista a dividersi tra il lavoro e il ruolo di madre di un bimbo di 2 anni. In un ambiente come questo, pur di difendere suo figlio, arriva a compiere un gesto estremo che la porterà a possare 10 anni in carcere. Al suo “ritorno” si troverà di fronte un mondo arido e poco stimolante. 

Emma oggi è un’attrice 

All’inizio di questa intervista si è discusso pricipalmente delle etichette o meglio, il bisogno di etichettare qualcuno, nel caso di Emma, con la sua professione principale ovvero quella della cantante e spiega:
“Mi rivedo molto in Teresa, in questo film sono totalmente scoperta. Non per forza una cantante deve essere definita solo e esclusivamente come tale. Oggi sono un’attrice.La cantante canta”.

A questo punto Piera Detassis fa una riflessione: “Noi abbiamo visto Emma cantare, esordire anche con X-Factor, Sanremo, ma poi in realtà, ci racconta il disagio, il non essere all’altezza, com’è possibile?”
Emma risponde: “É possibile perché non è tanto importante quello che fai nella vita che sia Sanremo, che sia un film, ma è il modo in cui ti approcci a tutto questo, con il cuore, con l’anima. Io sono una persona che tratta il suo lavoro non come una cosa ordinaria, anche se dopo tanti anni di carriera dovrebbe essere scontato quello che faccio. Io vivo tutto ciò che mi succede come un dono, una possibilità e mi approccio sempre come se fossi una bambina al primo giorno di scuola: devo dimostrare agli altri, ma soprattutto a me stessa di essere in grado di farlo e di averlo meritato. La parola ‘merito’ in Italia è una parola un po’ dimenticata e invece bisognerebbe dare più merito alle persone quando fanno qualcosa di buono, di importante. Mi approccio sempre con questo tipo di sensibilità e non do mai nulla per scontato”.

Poi aggiunge: “Nella nostra società, molte volte é difficile accettare che una persona possa fare tante cose e quindi, molto spesso cercano di schiacciarti ed è da lì che bisogna rinascere. Sicuramente avere una grande forma di autocritica nei miei confronti mi aiuta a vedere le cose in maniera obiettiva. Non mi sono mai sentita una diva, un’esaltata, ma con il lavoro costante penso di essere al posto giusto, al momento giusto. Penso di aver portato a casa un ottimo lavoro e devo iniziare anche a pensare che forse è il momento di raccogliere quello che mi sono sempre meritata”. 

Emma tra musica e cinema: l’arte come bellezza universale 

Viene chiesto all’artista che tipo di persona è e come riesce a gestire i ruoli di cantante e attrice. Lei molto ironicamente esordisce: “É perché sono troppo intelligente!” Poi torna seria e spiega: “L’intelligenza non è semplicemente un fattore culturale. Per me esiste l’intelligenza dei sentimenti e quando è molto sensibile ovviamente si vivono le cose in maniera complessa. Non si guarda solo l’aspetto di una situazione ma si finisce a sminuzzare tanti piccoli aspetti e poi bisogna metterli in ordine e questo a volte non è semplice”. Poi racconta di come essere se stessi in un mondo che ci vuole continuamente diversi e conformi ad esso, sia la cosa più importante. “Le correnti passano, ma il mare resta mare, anche dopo una tempesta. Io volevo essere mare, non volevo essere l’onda travolgente del momento. Sono rimasta ancorata alle mie convinzioni e non ho voluto distorcere la mia visione dell’arte, perché ho grande rispetto dell’arte. La cosa fondamentale è non farsi coinvolgere dai cambiamenti. Rimanere fedeli a se stessi, forse prima o poi ripagherà”. Poi sottolinea che ognuno di noi può essere ciò che vuole, la differenza la fa l’amore e il rispetto: “Quando le cose le fai con amore, indubbiamente vengono bene. Ma non si vive solo di amore, qualche libro bisogna anche leggerlo invece di passare tutti i giorni su TikTok a fare i balletti. Se, ad esempio, hai rispetto del cibo e impari a conoscerlo, raccogliendo quante più informazioni possibili, lo ami e lo sai trasformare”. Data l’importanza che Emma attribuisce all’arte, alla giornalista è venuto spontaneo chiedere come mai fosse un fattore così fondamentale per lei. “Arte è sinonimo di bellezza sempre! La bellezza salverà il mondo. Ci bombardano continuamente di brutti eventi, ci stiamo abituando alle catastrofi, ai morti. Se invece ci abituassimo alla bellezza, impareremmo ad avere un po’ più di empatia nei confronti di ciò che ci circonda”. 

L’importanza dell’amicizia e della famiglia: il ricordo di papà Rosario 

Emma ha da sempre coinvolto le persone a lei care nei momenti più importanti della sua vita e ce lo racconta così: “Quando faccio il provino per una canzone nuova, sottopongo i miei amici più fidati all’ascolto, così anche con i film. Io mi fido molto del parere delle persone che mi conoscono veramente bene. Per me sono un metro di giudizio importante”. A questo punto parla di sua madre come fonte di ispirazione: “Mia mamma è una donna con un enorme senso della dignità. É elegante, molto forte. Quando si ha di fronte un esempio così grande di forza, di conoscenza, di sapienza dei sentimenti, è difficile perché vuoi essere come lei. Una cosa che mi ha insegnato mia madre è prendermi cura più internamente che esternamente. Una donna che si è dedicata completamente a noi”. 

Infine il ricordo a papà Rosario venuto a mancare lo scorso settembre: “Ho avuto un grande papà. Quando giravo, lui si era già ammalato ed ecco perché continuo a ringraziare tutte le persone che erano sul set. Mi hanno aiutato nei momenti in cui dovevo staccare e stare al telefono con lui, gestendo una situazione più grande di me. Fortunatamente, portandomi avanti con il lavoro, ho avuto anche la possibilità di pensare a lui. Ci sono persone che non avendo la mia stessa fortuna, magari sarebbero dovute tornare a lavoro. Io mi sono potuta permettere il lusso di passare gli ultimi mesi con lui, fianco a fianco fino alla fine. É difficile, ma penso alla fortuna di aver avuto un padre che mi ha accompagnata fino a qui e probabilmente mi accompagnerà per sempre”. 

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