venerdì, 26 Aprile 2024

Intascano fondi venezuelani per programmi alimentari: 5 arresti sequestrati un milione e mezzo di euro

Cinque soggetti sono stati arrestati con l'accusa di associazione per delinquere e riciclaggio. Quattro sono italiani accusati di fare da prestanome per alcune società di diritto internazionale riconducibili a un imprenditore venezuelano.

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Cinque persone sono state raggiunte dalle misure cautelari personali eseguite dal Nucleo Speciale di Polizia Valutaria della Guardia di Finanza, su richiesta della Procura della Repubblica di Roma, con l’accusa di associazione per delinquere e riciclaggio. L’indagine riguarda l’ipotesi di riciclaggio internazionale delle somme provenienti da reati ipotizzati di corruzione e di appropriazione indebita di fondi pubblici venezuelani; somme destinate all’attuazione di un programma di sussidi alimentari, per i quali un imprenditore colombiano risulta imputato di fronte all’Autorità giudiziaria statunitense. Secondo gli elementi finora raccolti, l’imprenditore, che è stato recentemente arrestato all’aeroporto dell’isola di Capo Verde ed estradato dagli Stati Uniti d’America, avrebbe costituito numerose società attraverso le quali riciclare i proventi illeciti.

Le Fiamme Gialle hanno anche constatato come queste società di diritto estero sono state fittiziamente intestate a quattro cittadini italiani, che avrebbero agito da prestanome. Il Nucleo Speciale della Guardia di Finanza, già nel 2019, aveva posto sotto sequestro un appartamento di pregio nel centro storico di Roma, del valore di circa 4,8 milioni di euro, e sequestrato 1,8 milioni di euro giacenti su un conto corrente acceso presso una banca italiana. Per i cinque indagati, sulla base di quanto emerso durante le indagini, il Giudice per le Indagini Preliminari di Roma ha disposto per due di loro, la custodia cautelare in carcere, per gli altri tre gli arresti domiciliari; in più il sequestro preventivo finalizzato alla confisca di 1,6 milioni di euro.

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