Avrebbero operato in Italia anche se risultavano in Svizzera, si tratta di due società che lavoravano per conto di una multinazionale della moda. La vicenda è emersa a seguito di un’indagine della Guardia di Finanza di Milano. Le società collaboravano con la casa madre proprietaria di marchi importanti. Una delle due realtà svizzere aveva i diritti di proprietà intellettuale su un noto brand italiano, che non è stato reso noto, mentre l’altra si occupava di logistica, magazzino e supporto clienti. Stando alle indagini, le due attività elvetiche avrebbero lavorato di fatto a Milano.
Così, le società sarebbero risultate distributori a rischio limitato e avrebbero potuto usufruire di una tassazione favorevole in Svizzera. Secondo le stime, si parla di sconti tra il 50% e il 70%. Così, le tasse da pagare sarebbero state di poco inferiori all’8% del fatturato. Il gruppo multinazionale con cui lavoravano ha scelto di accordarsi con il Fisco italiano e di pagare oltre 186 milioni di euro a seguito delle indagini.