sabato, 27 Aprile 2024

Torre del Greco, bimbo annega in mare: fermata la madre

Ieri sera, intorno alle 21, l'infanticidio. La donna avrebbe ucciso il piccolo di 2 anni perché convinta fosse affetto da problemi psichici.

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È stata fermata la madre del bambino di 2 anni e mezzo annegato in mare la sera del 2 gennaio a Torre del Greco. La Procura di Torre Annunziata ha emesso un decreto di fermo di indiziato di delitto nei confronti della donna che è gravemente indiziata del reato di omicidio volontario. Movente dell’infanticidio sarebbe la convinzione da parte della 40enne che il proprio figlio fosse affetto da un ritardo mentale, nonostante non vi fosse alcuna diagnosi sanitaria ufficiale. La donna è stata trovata ieri sera in mare con il bambino tra le braccia. A lanciare l’allarme, intorno alle 21, il marito. Dopo essere stata interrogata nella caserma dei Carabinieri, il pm della Procura di Torre Annunziata ha emesso il fermo. Dopo le formalità di rito, sarà trasferita nel carcere femminile di Pozzuoli.

Secondo quanto riferito da alcuni presenti, al momento della tragedia il piccolo era in compagnia della mamma. I testimoni hanno inoltre raccontato che la donna avrebbe manifestato intenti suicidi. Due 16enni, Pasquale e Daniele, si sono tuffati in mare nel tentativo di salvare il bambino; in una testimonianza raccolta dal quotidiano Metropolis, i due soccorritori hanno raccontato di aver sentito delle urla di aiuto e di aver visto una persona, “forse il padre”, che si era tolta i vestiti per buttarsi in acqua, mentre la madre era ferma all’estremità della scogliera in stato di choc. Uno dei due ragazzi è riuscito a riportare a riva il piccolo, “ma mi sono accorto subito che non dava segni di vita”. Avvicinatisi alla madre, la donna avrebbe detto di essere stata vittima di una rapina. Una terza persona, un amico dei due giovani, ha provato a fare il massaggio cardiaco al bimbo, “ma non c’è stato nulla da fare”.

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