venerdì, 29 Marzo 2024

Scioglimento di Forza Nuova per decreto, Draghi ci sta pensando. Salvini dice no

La mozione sarà discussa alla Camera il 20 ottobre., nel frattempo il premier e l'esecutivo dovranno valutare come muoversi per evitare ulteriori scontri. La Lega ancora un volta in contrasto col Governo.

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Ennesimo scontro Draghi- Salvini, questa volta il pomo della discordia è lo scioglimento di Forza Nuova. Con un tweet del canale ufficiale di Palazzo Chigi il premier è stato chiaro: “Non ci sarà nessuna tolleranza contro intimidazioni ed episodi di violenza.” Un pugno di ferro per metter fine alla questione Forza Nuova dopo quanto successo sabato scorso e l’autunno caldo che si avrà nelle prossima settimana, con l’obbligo del Green Pass per i luoghi di lavoro. Dopo la dichiarazione del Primo ministro e la mozione presentata dal PD, Salvini ha dichiarato di essere contrario al decreto legge per lo scioglimento. La posizione del segretario della Lega si pone ancora una volta in contrasto con quella dell’esecutivo di cui lui stesso fa parte.

La discussione sulla scioglimento è iniziata già domenica scorsa, ministri e giuristi sono a lavoro per capire entro quali limiti possono agire. La questione Forza Nuova è un tema politico di primo piano sia per il premier che per il Governo, anche perché ogni azione rischierebbe di far scaldare ulteriormente gli animi. Bisogna muoversi nei limiti imposti dalla legge senza però innescare ulteriori sconti; un passaggio delicato, un elefante in una cristalliera, agire senza arrecare ulteriori danni. Al vaglio del Governo ci sarebbe la legge Scelba del 1952 che prevede la possibilità di agire tramite decreto in casi in cui un movimento usi la violenza come lotta politica e mini la democrazia e i valori della Resistenza. Il Governo sta valutando tutte le ipotesi del caso, nell’attesa che le indagini della magistratura siano concluse. Nel caso in cui giudici dovessero confermare che gli scontri e i movimenti hanno attentato alla democrazia, si potrebbe procedere con decreto-legge come avvenuto in passato. La mozione intanto sarà discussa alla Camera il 20 ottobre.

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