venerdì, 26 Aprile 2024

Covid Italia, Rezza: “La copertura vaccinale è la soluzione giusta per combattere la pandemia”

Brusaferro (Iss): "In Italia l'andamento della curva è molto controllato e la curva continua a decrescere ed in tutte le fasce d'età. C'è un continuo decremento dei casi anche nella fascia di età inferiore ai 12 anni".

Da non perdere

Secondo i dati di oggi del Ministero della Salute, sono 3.023 i positivi ai test Covid individuati nelle ultime 24 ore: una crescita di 85 rispetto ai 2.938 di ieri. Sono invece in calo le vittime: 30 le vittime oggi, rispetto alle 41 di ieri. A sottolineare questo andamento calante, l’incidenza settimanale dei casi di Covid a livello nazionale: da 39 per 100mila abitanti nella settimana dal 20 settembre al 26 settembre, fino a 34 per 100.000 abitanti dal 27 settembre al 3 ottobre. Secondo quanto emerge dal report settimanale della struttura del Commissario Francesco Figliuolo, sono ancora 8.393.051 gli italiani over 12 che non hanno ricevuto alcuna dose del vaccino anti-Covid, mentre sono quasi 3 milioni di over 50 che non hanno ricevuto nemmeno la prima dose.

Se si analizzano i numero nel dettaglio, nel caso degli over 12, si tratta del 15,54% della popolazione vaccinabile. Di questi, 2.987.859 sono ultracinquantenni, 3.996.994 nella fascia di età dei 20-49 anni e 1.408.268 in quella dei 12-19 anni. La fascia in cui è più alto il numero di italiani che non si sono ancora vaccinati è quella 40-49 anni: sono 1.702.924, il 19,38% dei 8.786.975 totali. Non hanno ancora iniziato il ciclo vaccinale 229.844 over 80. Tra i 70 e i 79 anni, i non vaccinati sono quasi mezzo milione: 483.149 persone. Il numero sale a 839.670 nella fascia 60-69 anni e alla cifra di 1.435.196 nella fascia 50-59.Risultano però immunizzati 2.873.666 giovani, pari al 62,10% di tutta la popolazione nella stessa fascia di età.

Nella bozza di monitoraggio sull’andamento dei casi Covid in Italia, risulta che l’Rt medio, calcolato sui casi sintomatici, nel periodo dal 15 al 28 settembre sia stato pari a 0,83 (range 0,81 – 0,86), al di sotto della soglia epidemica e stabile rispetto alla settimana precedente. Il tasso di occupazione dei malati di Covid in terapia intensiva è in diminuzione al 4,8% con una lieve diminuzione del numero di persone ricoverate: da 459 del 28 settembre, fino a 433 del 5 ottobre 2021. Il tasso di occupazione in aree mediche a livello nazionale diminuisce al 5,1%, mentre anche il numero di persone ricoverate in queste aree è in diminuzione. Da 3.418 in data 28 settembre, i ricoverati sono scesi a 2.968 il 5 ottobre.

La variante Delta, che domina in Italia e in Europa dal mese di luglio, sempre secondo la  bozza di Monitoraggio settimanale Iss-Ministero della Salute, risulta essere la maggiore associata alla trasmissibilità: “Una più elevata copertura vaccinale ed il completamento dei cicli di vaccinazione rappresentano gli strumenti principali per prevenire ulteriori recrudescenze di episodi di aumentata circolazione del virus sostenuta da varianti emergenti”. È per questo opportuno, cercare di realizzare un tracciamento che sia di tipo capillare di modo da contenere i casi, mantenere alta l’attenzione ai comportamenti e al rispetto delle norme e limitare l’aumento della circolazione virale.

“C’è una tendenza buona che è conseguenza della campagna di vaccinazione, ma bisogna continuare a mantenere la situazione sotto controllo in virtù delle graduali riaperture. Parte del successo che stiamo avendo in questo momento nel controllo dell’epidemia è dovuto non solo alle vaccinazioni ma anche al mantenimento di misure precauzionali di distanziamento sociale e all’uso delle mascherine”. Questa la dichiarazione del direttore della Prevenzione del ministero della Salute Gianni Rezza che invita a mantenere alta l’attenzione.

Riguardo la terza dose di vaccino anti-Covid, Rezza sottolinea che “l’orientamento in Italia è quello di offrire il richiamo con la terza dose agli over-80 e alle persone nelle Rsa e agli operatori sanitari a partire da quelli over-60. Naturalmente è importante assicurare questa possibilità a tutti i sanitari. È possibile che a breve venga emanata una nuova circolare che dia indicazioni più precise che riguardi i pazienti iper-fragili ma non si pensa per il momento a un richiamo universale su tutta la popolazione. Per le persone vaccinate con il vaccino Sputnik, da una parte bisogna garantire il loro diritto a poter avere il green pass ma bisogna anche garantire la comunità che ospita circa la sicurezza. Ci sono 2 ipotesi allo studio: effettuare un’ulteriore dose addizionale con un vaccino a mRna in chi è vaccinato con vaccini non riconosciuti dall’Ema, e l’altra via è riconoscere tout court i cicli vaccinali fatti all’estero con questi vaccini. Si stanno valutando le 2 opzioni e nei prossimi giorni verrà presa una decisione in merito”.

Secondo quanto dichiarato dal presidente dell’Istituto superiore di sanità, Silvio Brusaferro alla conferenza stampa sull’analisi dei dati del Monitoraggio settimanale della Cabina di regia, “nella mappa europea si iniziano a vedere molte zone verdi, e in Italia l’andamento della curva è molto controllato e la curva continua a decrescere ed in tutte le fasce d’età. C’è un continuo decremento dei casi anche nella fascia di età inferiore ai 12 anni”, ha aggiunto. Nella indagine flash il 100% dei ceppi sequenziati in Italia si conferma della variante Delta“.

È in diminuzione anche il numero di nuovi casi non associati a catene di trasmissione: la percentuale dei casi rilevati attraverso l’attività di tracciamento dei contatti sarebbe in lieve diminuzione, il 33% rispetto al 34% della settimana scorsa. Nel frattempo, quattro Regioni e Province autonome (PA) sono risultate classificate a rischio moderato: si tratta di Basilicata, PA Trento, PA Bolzano e Valle d’Aosta. Le restanti 17 Regioni/PPAA risultano classificate a rischio basso. La scorsa settimana solo una Regione, il Lazio, risultava a rischio moderato, mentre la Sicilia torna in zona bianca. Come spiegato dal Ministro della Salute Speranza: “Ho firmato l’ordinanza. Dopo le scelte di ieri riguardo le capienze, continua il percorso di graduali riaperture. Tutto ciò è possibile prima di tutto grazie ai vaccini e ai comportamenti corretti delle persone. Dobbiamo continuare su questa strada”.

In Sardegna invece, il ciclo vaccinale è stato completato per circa il 70% (69,87%) dei ragazzi tra i 12 e i 19 anni risultando prima regione per quota di ragazzi immunizzati. A dimostrazione dell’efficacia della copertura vaccinale, il fatto che nelle ultime 24 ore si siano registrati zero decessi e che i pazienti ricoverati in terapia intensiva sono 17, mentre quelli ricoverati nell’area medica sono fermi a 100. Segue la Puglia con il 68,90%. In totale, sono 85.883.424 le somministrazioni di vaccino anti-Covid effettuate dall’inizio della campagna in Italia.

Ultime notizie