martedì, 23 Aprile 2024

Rapimento Eitan, accordo tra i familiari per l’affido condiviso fino a prossima udienza

Si è conclusa la prima udienza per la custodia dell'unico sopravvissuto alla tragedia del Mottarone. In aula solo il nonno materno e la zia Aja, tutrice legale del bambino.

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Al termine della prima udienza sull’affido del piccolo Eitan Biran, al tribunale della famiglia di Tel Aviv è stato trovato un accordo fra le due famiglie, Biran e Peleg, per una “gestione condivisa”: il bambino resterà in Israele fino alla prossima udienza fissata dal giudice per l’8 ottobre, tre giorni con la famiglia materna e 3 giorni con la zia Aja. Lo riferiscono i media locali.

Si tratta di una “intesa volta a mantenere privacy bambino che ha bisogno di tranquillità”, hanno precisato i legali delle due parti, “Non pubblicheremo nessuna informazione nè sul contenuto dell’udienza nè sulle condizioni di salute di Eitan e chiediamo alla stampa di fare altrettanto”.

“Voglio vedere Eitan a casa”, aveva detto Aja Biran, la zia del bambino, all’ingresso del Tribunale. È stata la donna a intentare la causa per riportare Eitan in Italia. Poco prima sono arrivati la nonna materna, Etty Peleg Cohen, e sua figlia Gali Peleg che recentemente ha annunciato di volere adottare Eitan. In aula è anche Shmuel Peleg, nonno materno che ha portato in Israele il piccolo, ora indagato a Pavia per sequestro aggravato di persona. La giudice ha consentito la presenza in aula solo del nonno e della zia Aja, tutrice legale del bambino. L’udienza si svolge a porte chiuse.

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