venerdì, 26 Aprile 2024

Vittorio Sgarbi rischia il processo: autenticò quadri falsi

Vittorio Sgarbi, nel pieno della sua campagna elettorale, rischia il processo per aver violato l'articolo 178 lettera C del codice dei beni culturali e del paesaggio: ha certificato, come autentici quadri falsi.

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La Procura di Roma ha chiesto rinvio a giudizio per Vittorio Sgarbi. Avrebbe certificato, come autentici, alcuni lavori riconducibili all’artista Gino de Dominicis, ritenuti, invece, falsi dai Carabinieri. Un processo nel bel mezzo della campagna elettorale nel quale Sgarbi è candidato all’assessorato alla Cultura per il ticket di centrodestra Michetti-Matone.

L’indagine, nel 2018, portò all’arresto di due persone, ora ai domiciliari e, su disposizione del GIP, al sequestro di oltre 250 opere, considerate contraffatte, per un valore di oltre 30 milioni di euro. Venne, inoltre, individuato il locale adibito a laboratorio dove sono state trovate opere con tutto il materiale idoneo alla produzione di falsi. Sul registro degli indagati, erano finite venti persone tra cui anche il critico d’arte Vittorio Sgarbi. Secondo i Magistrati, l’uomo avrebbe violato l’articolo 178 lettera C del codice dei beni culturali e del paesaggio.

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