giovedì, 28 Marzo 2024

Istat, inflazione in crescita: per il carrello della spesa è calo record -0,9%

L'inflazione per il 2021 è pari a +1,2% per l'indice generale e a +0,5% per la componente di fondo. Il consumo di beni alimentari e cura della casa è in calo record a -0,9%

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Secondo l’Istat, i prezzi dei beni alimentari, per la cura della persona e della casa amplificano la loro flessione da -0,7% a -0,9%: un calo più marcato da quando è disponibile, dal gennaio 1996, questa serie storica di questo gruppo di prodotti. I prezzi, invece, dei prodotti ad alta frequenza d’acquisto aumentano da +1,0% a +1,4%.

L’inflazione acquisita per il 2021 è pari a +1,2% per l’indice generale e a +0,5% per la componente di fondo.
Nel mese di maggio, si stima che l’indice nazionale dei prezzi al consumo per l’intera collettività, al lordo dei tabacchi, registri una variazione nulla su base mensile e un aumento su base annua dell’1,3% – dal +1,1% del mese precedente, confermando la stima preliminare. Questa velocità con cui aumenta l’inflazione si deve soprattutto ai prezzi dei beni energetici, la cui crescita passa da +9,8% di aprile a +13,8%, a causa dei prezzi della componente non regolamentata, che accelerano da +6,6% a +12,6%. Mentre quelli della componente regolamentata continuano a registrare un incremento forte, ma stabile +16,8% come ad aprile. Questa ‘dinamica’ è compensata, solo il parte, dalla ‘frenata’ dei prezzi dei Servizi ricreativi, culturali e per la cura della persona la cui crescita del +0,7% ad aprile si azzera: “A maggio, l’inflazione accelera per il quinto mese consecutivo, raggiungendo livelli che non si vedevano da novembre 2018 (quando fu pari a +1,6%). Anche in questo mese, come nei precedenti, l’inflazione e la sua accelerazione si devono essenzialmente ai prezzi dei Beni energetici che ne trainano la crescita e al netto dei quali si attesta a +0,2%, valore uguale a quello di settembre 2020 (quando però l’inflazione generale era negativa e pari a -0,6%)”.
La variazione congiunturale nulla dell’indice generale è dovuta a dinamiche opposte: da una parte, la crescita dei prezzi dei Beni energetici non regolamentati (+1,1%) e degli Alimentari non lavorati (+1,0%); dall’altra, la diminuzione dei prezzi dei Servizi ricreativi, culturali e per la cura della persona (-0,8%).

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