Ultimo viaggio per le vittime della strage del Mottarone. Oggi funerali a Varese, a Diamante, dove è stato indetto il lutto cittadino e a Tel Aviv. Ci saranno probabilmente domani, invece, i funerali per la coppia di origini baresi.
Oggi Diamante, in provincia di Cosenza, è pervasa da un grande dolore. La bara della giovane ricercatrice del Cnr di Verbania, Serena Cosentino, è arrivata coperta di gerbere bianche e gialle nella chiesa Gesù Buon Pastore, dove è stata allestita una camera ardente. Sono state tantissime le persone che hanno reso l’ultimo saluto a Serena, morta insieme al fidanzato, Mohammadreza Shahaisavandi, di origini iraniane. Ad attendere il feretro, il sindaco Ernesto Magorno con il gonfalone della città e don Eugenio Hounglonou parroco della comunità. Il papà Maurizio, il fratello Mauro e le sorelle Francesca e Federica indossavano una maglietta gialla, il colore della ricerca. All’arrivo della salma, la mamma di Serena, visibilmente provata, si è inginocchiata e dopo pochi minuti ha avuto un malore. Sono dovuti intervenire i paramedici per sedarla.
Ben duemila persone accorse per le vittime varesine, Alessandro Merlo e Silvia Malnati. Il funerale si è svolto nella chiesa di Santa Maria Madre dei Poveri, nel quartiere di San Fermo a Varese. Le bare, arrivate una accanto all’altra, al termine del funerale, sono state portate a spalla dagli amici dei due fidanzati, con in sottofondo la loro canzone preferita, “Destri” di Gazzelle. Monsignor Giuseppe Vigezzi, nel corso dell’omelia, ha ricordato: “Due vite stroncate da errore umano, negligenza e incompetenza. Sbagli che provocano sofferenze terribili e che non devono capitare più”. Al termine della funzione religiosa, Luca Malnati, il fratello di Silvia, ha letto una lettera che avrebbe voluto consegnare alla sorella il giorno della laurea e ha parlato del cognato Alessandro come di un secondo fratello. Il sindaco di Varese, Davide Galimberti, scrive su Facebook: “Due ragazzi che avevano di fronte una vita insieme, che invece l’hanno vista interrotta in modo tragico. Il mio pensiero va a loro e a tutti coloro che gli volevano bene. Mai più, davvero mai più. È terribile e inaccettabile quello che è successo. Le bandiere a mezz’asta sono il simbolo di una città che piange e soffre”.
Non solo commozione, ma anche indignazione; Corrado Guzzetti, lo zio di Mattia ed Angelica, figli di Vittorio Zurloni, il 55enne di Vedano Olona (Varese) morto nella tragedia del Mottarone insieme alla compagna Elisabetta Persanini e al figlio Mattia, commenta:” Ci avevano promesso funerali di Stato e che avrebbero pensato a tutto loro, poi si sono rimangiati tutto, negandosi al telefono. Sono amareggiato per me e per i miei nipoti e voglio smascherare a nome di tutte le vittime queste promesse da marinaio fatte dalla politica”.
Per la coppia di origine barese, invece, i funerali forse si svolgeranno domani. I corpi delle vittime arriveranno oggi a Triggiano, in provincia di Bari, la città di cui erano entrambi originari. Angelo Vito Gasparro, 45 anni, guardia giurata e poi impiegato, e la moglie Roberta Pistolato, 40, medico, vivevano e lavoravano a Piacenza. Le due vittime erano fedeli dei testimoni di Geova. Antonio Donatelli, sindaco di Triggiano, proclamerà per il giorno dei funerali il lutto cittadino.
Si sono svolti questa mattina vicino a Tel Aviv le esequie di Amit Biran, della moglie Tal Peleg e del figlio di due anni, Tom, tre delle vittime israeliane rimaste coinvolte nella tragedia della funivia del Mottarone. Il 30enne Amit e la 26enne Tal vivevano da sei anni a Pavia, dove hanno avuto i loro due figlioletti di cinque e due anni, Eitan e Tom. Amit si era trasferito in Italia per studiare medicina. Alle esequie dei genitori e del fratellino di Eitan, l’unico superstite della tragedia, attualmente ricoverato a Torino e appena uscito dalla rianimazione, era presente anche l’ambasciatore italiano, Gianluigi Benedetti. I funerali dei nonni di Eitan, l’82enne Yitzhak e la 70enne Barbara Cohen, si terranno invece domani.