Oggi ricorre la giornata internazionale dei bambini scomparsi, la data è in memoria della scomparsa, il 25 maggio 1979, di Eathan Petz di 6 anni a New York, il piccolo fu rapito mentre si stava recando alla fermata dell’autobus per andare a scuola.
Tragedie che spesso passano inosservate, oppure balzano per qualche settimana agli onori della cronaca per poi cadere nel dimenticatoio, come la storia di Sergio Isidori che nel 1979 scomparve a soli 5 anni e mezzo da Villa Potenza: attualmente rimane uno dei casi insoluti in Italia. Più recente, il caso di Cameyi Mosammet, seguito direttamente dall’Associazione Penelope Marche, ragazza scomparsa nel 2010 ad Ancona all’età di 15 anni, i cui frammenti ossei furono ritrovati nel marzo 2018 nel cosiddetto “pozzo degli orrori”.
Un dato che fa riflettere, messo in evidenza da Penelope Marche, è che negli ultimi quarant’anni nelle Marche sono scomparse più di 700 persone tra minori adulti e anziani.Dal totale delle denunce di scomparsa a livello nazionale si rileva che il 52,94% concerne la scomparsa di minori. A partire dal 1979 sono da rintracciare 616 minori tra cui 31 italiani e 585 stranieri, sono 22 i cadaveri non identificati nella regione censiti al secondo semestre 2020.
L’associazione marchigiana sta anche affiancando genitori vittime di sottrazione internazionale di minore, rapimento ad opera di un genitore che conduce illecitamente all’estero il minore, in alcuni casi, senza più darne notizia interrompendo qualsiasi contatto con l’altro genitore.