Un ex negoziante napoletano, trasferitosi a Varese, è stato vittima di estorsione da parte di persone legate alla camorra napoletana e vesuviana. L’uomo si è sentito dire: “Sparo in fronte a tua sorella e a tua nipote”.
A seguito di indagini, i Carabinieri hanno notificato sei provvedimenti cautelari. Tra gli indagati vi sono Salvatore D’Amico, detto “o’ pirata”, esponente dell’omonima famiglia malavitosa del quartiere San Giovanni a Teduccio – articolazione del clan Mazzarella -, e Massimiliano Baldassarre, detto “o’ serpente”, legato alla camorra vesuviana di Sant’Anna, a sua volta vicina al clan Rinaldi. Le misure cautelari riguardano anche il quarantacinquenne Antonio Gallo, detto Marzio, Antonella Paudice di 43 anni, Luca Caputo di 43 anni e suo figlio Gaetano Caputo di 25 anni.
La vicenda risale al 2017, quando l’ex commerciante aveva chiesto un prestito di 4.700 euro ad un ex cognato, promettendogli mille euro di interessi. Un atto disperato per salvare l’attività ma anche un grave errore, poiché i soldi ricevuti erano della camorra.