I certificati verdi, utilizzati anche per accedere a locali pubblici, venivano rilasciati da un odontoiatra con studio in zona Colli Albani e sono stati disattivati sul database del Ministero della Salute.
Sono indagati a vario titolo per trasferimento fraudolento di valori, autoriciclaggio, corruzione in atti giudiziari, associazione per delinquere e frode nelle pubbliche forniture.
A 13 medici sono stati sequestrati preventivamente 46mila euro per essersi illegittimamente assentati dal lavoro attraverso falsi certificati di malattia.
La cooperativa proponeva prezzi bassi ottenuti dallo sfruttamento dei lavoratori e dal numero dei mezzi impiegati che era sensibilmente inferiore a quello previsto da contratto.
Sono 28 coloro che, in prima persona o attraverso i loro familiari, avevano ottenuto dall’INPS il reddito di cittadinanza, omettendo di dichiarare l’esistenza di condanne tra cui associazione di tipo mafioso o misure cautelari personali.