Il Ministro dell'Istruzione interviene per condannare la lettera di una Preside ai suoi studenti. Ne nasce l'ennesimo dibattito tra fascismo e antifascismo.
La donna era in prova come preside di un liceo a Roma. L'accusa è di aver avuto una relazione con lo studente, come dimostrerebbe una chat su Whatsapp che sarebbe stata cancellata dalla dirigente, ma conservata dal ragazzo.
Gli studenti del Valentini-Majorana hanno ripreso le lezioni dopo quindici giorni di occupazione. Il 3 febbraio era iniziata la sospensione delle attività didattiche dopo la denuncia di molestie perpetrate da un professore.
Al liceo Righi di Roma oggi la protesta sul dress-code da parte degli studenti. La preside smorza i toni e invita i ragazzi a stare attaenti ai contenuti pubblicati in rete.
Niente piercing, unghie lunghe e ricreazione, ritiro dei cellulari prima delle lezioni ed un solo spostamento per i distributori: gli studenti non ci stanno e trovano l'accordo.
Non è stata accolta la richiesta di risarcimento danni formulata da un docente in quanto la sua libertà di espressione e di insegnamento non sono state affatto condizionate dalla "presenza" del simbolo religioso.
Nove insegnanti in Toscana e due in Piemonte sono stati respinti dai Presidi che non hanno ritenuto valida la loro documentazione. Fino alla riapertura delle scuole, sarà solo il dirigente scolastico a controllare il green pass.